E’ morto ieri a Roma il filosofo e storico della filosofia Tullio Gregory. Aveva compiuto 90 anni il 28 gennaio e continuava a lavorare tutti i giorni (il suo ultimo saggio è Translatio linguarum). La camera ardente domani (lunedì) dalle 10.30 alle 19 nella sede della Treccani in piazza dell’Enciclopedia; la commemorazione avverrà invece alle 11,30 nella ‘sua’ facoltà, Villa Mirafiori, sede di Filosofia dell’Università La Sapienza.
Docente di Storia della Filosofia Medievale e di Storia della Filosofia all’università La Sapienza, Gregory è stato attratto dai momenti storici in cui si sono verificate grandi svolte culturali che hanno portato a un cambiamento delle società. Nel 1993 aveva fatto parte del consiglio d’amministrazione della Rai, il cosiddetto cda dei professori.
Socio nazionale dal 1987 dell’Accademia dei Lincei, Gregory ha promosso nel 1964 (e ne è sempre stato direttore) del gruppo di ricerca CNR e poi Istituto del Lessico Intellettuale Europeo. Professore alla Sorbona (1986-87) che gli ha conferito la laurea honoris causa nel 1996.
Entrato alla Treccani nel 1951, ha guidato e ideato molte delle opere, tra cui un progetto sulle parole chiave del XXI secolo.
Gregory è stato anche membro in tante commissioni ministeriali legate a problemi universitari o ai beni culturali, alla Treccani, al Cnr, e persino alla Rai, dove fece parte nel 1993 del Cda cosiddetto “dei professori”.
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