di FRANCESCA CAPRI/ Incontriamo Eros Pessina nel più bello e storico Circolo Canottieri d’Italia, l’Armida di Torino lungo le sponde del Po. Un luogo magico che il Presidente Favero ha saputo curare e portare in vetta ai migliori circoli Canottieri del mondo. Eros Pessina esce dalla penombra della sala e ci viene incontro col suo fascino e portamento da gentleman inglese e ci trafigge con i suoi occhi profondi, espressione della passione esoterica che si ispira al torinese Rol, molto apprezzato nei suoi giri di amicizie locali. È un uomo poliedrico con molte passioni. Imprenditore nel campo della segnaletica stradale e della sicurezza personale, gestisce l’azienda di famiglia Pessina nata nel 1895 insieme alla madre Eralda. Il bisnonno Giovanni parti da Milano per aprire l’azienda ad Alba, terra di tartufi e Barolo e il nonno Carlo la trasferì a Busca. Il papà Elvio morì a soli 42 anni quando Eros ne aveva 17, e da allora quante strade ha percorso: dalla Basilicata alla Sardegna.
Quali sono le sue passioni?
“Amo vivere. Liberamente, immensamente esprimendo il mio amore, rara essenza che non voglio sciupare. Scrivo volumi di storia, racconti, poesie e canzoni. Organizzo a Torino con Gros-Pietro il Premio Letterario I Murazzi, uno dei più importanti in Europa e mi occupo dell’associazione Aises a Roma di cui sono vicepresidente, facendo anche il docente, come rappresentante dell’Italia al CEN di Bruxelles. Oltre alla mia passione politica da liberale, liberista, antifascista. Mille cose come vedete, ma fatte con la passione che scalda il sangue nelle vene, come un buon vino che agita la mente”.
Ma si, le sue vigne di famiglia producono anche il vino del poeta, vero?
Si, produco per omaggiare gli amici il vino del poeta, e da quest’anno il vino del canottiere…..
Ci parli della sua passione per il canottaggio…
“Ho scritto lo scorso anno per Edizioni della Sera un volume con amici sui migliori bar e ristoranti storici di Torino. Tra questi l’Armida, il circolo canottieri dove ci troviamo. È un racconto autobiografico, poiché sin da quando avevo 8 anni venivo coi miei genitori sulle rive del Po e vedevo i canottieri vogare. La possibilità di farlo anch’io è arrivata anni dopo. Oggi sono As Tecnico della Fic e ho vinto nella mia carriera agonistica l’argento nei Master categorie singolo e doppio. E quest’anno proveremo a solcare le acque d’Italia ed andare a vincere nelle altre categorie. Il canottaggio all’inglese è lo sport più completo e per tutti. Come ho detto in una recente trasmissione Rai girata in parte in Armida, “nella vita occorre avere sempre il coraggio di andare controcorrente, come fanno i canottieri quasi tutti i giorni “.
È appena uscito in libreria il suo ultimo libro “Pensieri e parole sul Po”. Ce ne parla?
“Si, è in libreria da questa settimana edito da Genesi Editrice e con prefazione di Sandro Gros-Pietro. È una raccolta di pensieri canzoni, racconti di vita e d’amore scritti sul Po. Perché il fiume è fonte di vita e d’ispirazione. Sempre”.
Le vie d’acqua e di terra fanno parte della sua vita, magnifica esperienza della poliedricità di ciascuno di noi. Grazie delle emozioni che ci trasmette e della voglia di Vita che scaturisce dal suo esempio. Apriamo una bottiglia di bianco del Canottiere?
Certamente si, brindando al nuovo anno che verrà!
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