ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA/ Anche la terza votazione a vuoto, ma con meno schede bianche e 125 schede per Mattarella. Nessuna per Draghi: si vuole che resti a capo del governo

Domani, quarta votazione dei grandi elettori, dopo quelle andate a vuoto, per la elezione del presidente della Repubblica, potremmo avere il nome di colui (o colei) che andrà a sedersi al Quirinale per i prossimi 7 anni. Infatti il numero di voti occorrente per la elezione al Colle si abbassa a 505 (maggioranza semplice dei grandi elettori).

Ma quella di oggi ha avuto un esito ben diverso dalle precedenti, dominate da valanghe di schede bianche. Ecco il risultato: hanno votato 978 dei 1009 grandi elettori (contro i 976 della prima votazione), scendono anche i voti dispersi, ieri erano 125 oggi si attestano a 84, e scendono anche le schede nulle: al secondo scrutinio 38, al terzo sono 22. Ma il dato che balza agli occhi è il numero abbastanza alto dei voti andati al presidente uscente, Sergio Mattarella: 125, seguito da Crosetto, con 114 voti, ben 51 voti in più rispetto ai 63 che fanno parte di Fratelli d’Italia, di cui Crosetto è stato fondatore con la Meloni, pur essendosene poi staccato. Al terzo posto il candidato di Alternativa, Paolo Maddalena, che ottiene 61 voti, seguito da Pier Ferdinando Casini con 52 voti, e da Giancarlo Giorgetti con 19 voti.

La votazione per il quarto scrutinio, con il quorum che scende a 505 voti, si terrà domani dalle 11.

Intanto anche nella notte proseguiranno incontri e contatti tra i rappresentanti dei vari schieramenti alla ricerca di accordi e disaccordi. La sensazione che si ha, comunque, è che non si profilano le condizioni per ipotizzare una elezione di Mario Draghi, che, a quanto pare, quasi tutte le forze politiche escludono, preferendo che il capo del governo rimanga al suo posto e rinunci all’aspirazione di insediarsi al Quirinale.

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