Si potrà votare fino alle ore 15 di oggi nei 67 comuni italiani dove si stanno svolgendo i ballottaggi per la elezione dei sindaci e, di conseguenza, dei nuovi consigli comunali. L’affluenza domenicale è stata più bassa rispetto al primo turno, come è naturale dal momento che gli elettori delle liste tagliate fuori dalla competizione dopo il primo turno possono essere meno interessati a parteciparvi. Infatti alle ore 23 nei 9 capoluoghi la partecipazione al voto è stata del 39%, secondo la rilevazione fatta dal Ministero dell’Interno.
I Comuni con più di 15 mila abitanti che, non avendo eletto il sindaco al primo turno, sono chiamati nuovamente alle urne sono 67; di questi 9 sono i capoluoghi di provincia: Matera, Chieti, Crotone, Reggio Calabria, Andria, Lecco, Bolzano, Arezzo e Aosta.
Le uniche città in cui il M5s è arrivato al ballottaggio sono Matera (dove il candidato pentastellato sta facendo una prova di alleanza con il Pd), e Andria (dove invece i due schieramenti si presentano contrapposti). A Matera il candidato M5s Domenico Bennardi è arrivato al primo turno al 27,4% mentre lo sfidante Rocco Luigi Sassone, sostenuto dal centrodestra, si è piazzato al 30,4. Un distacco esiguo del quale il Movimento potrebbe approfittare prendendo i voti del Pd e del resto del centrosinistra, anche se i dem non hanno mai ufficializzato il sostegno. Anche ad Andria i 5S sono al ballottaggio ma qui la sfida è con gli alleati al governo, nettamente in vantaggio alla prima tornata: Giovanna Bruno del centrosinistra (38,1%) e il pentastellato Michele Coratella al 20,7.
A Chieti, roccaforte della destra, si sfidano il candidato del centrodestra Fabrizio Di Stefano, farmacista, e Diego Ferrara, medico di famiglia, candidato del centrosinistra.
In Lombardia, a Lecco, dopo dieci anni di giunta di centrosinistra, Peppino Ciresa (sostenuto da Lega, Fdi e FI) si è fermato poco sotto il 49%: la sfida è con Mauro Gattinoni, candidato di Pd e Liste civiche.
Reggio Calabria rappresenta un unicum rispetto agli altri capoluoghi perché è la prima prima volta che andrà al ballottaggio: gli elettori dovranno scegliere tra il sindaco uscente Giuseppe Falcomatà (centrosinistra) al 37,1% e il candidato del centrodestra Antonino Minicuci al 33,6%. Sempre in Calabria, a Crotone i candidati sono Antonio Manica del centrodestra e, a sorpresa, il civico Vincenzo Voce, che ha avuto l’appoggio di molti attivisti trattando temi ambientali e culturali.
Ad Arezzo la scelta sarà fra il sindaco uscente Alessandro Ghinelli del centrodestra (appoggiato da OraGhinelli 20 25, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia-Arezzo nel Cuore e Civitas Etruria) che si è piazzato al primo turno al 47% e Luciano Ralli, medico, sostenuto dal centrosinistra (Pd, Arezzo 2020, Ralli Sindaco, CuriAmo Arezzo e Arezzo Ci Sta!) che si è fermato al 35%.
A Bolzano testa a testa tra Renzo Caramaschi, primo cittadino uscente del centrosinistra (33,96%) , e Roberto Zanin (33,13%), imprenditore e candidato del centrodestra.
Infine, ad Aosta gli elettori potranno votare Giovanni Nuti del centrosinistra, professore di pedagogia e musicista che ha ottenuto il 38,84% delle preferenze e il civico Giovanni Girardini (24,31%, candidato di Rinascimento, il movimento che fa capo a Vittorio Sgarbi) e che verrà appoggiato anche dal centrodestra, escluso dal ballottaggio.
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