Proprio a fine scrutinio, nella notte, è scattato nel conteggio dei voti il 36° seggio (tolto al M5s) per la coalizione di centrodestra, che ottiene così la maggioranza assoluta nell’assemblea regionale siciliana. Quel seggio se lo è aggiudicato una delle liste che fanno parte della coalizione, quella dei “Popolari e Autonomisti”. Ma ci sono state altre sorprese, come la mancata elezione addirittura del candidato del Pd alla carica di presidente, il rettore dell’Università di Catania, Macari, (uno smacco nello smacco), o come la mancata elezione di neppure un rappresentante della lista di Alfano, alleato del Pd, o come il supervotato Luigi Genovese, figlio 21enne di quel Genovese deputato del Pd messo sotto processo per reati comuni, poi passato a Forza Italia.
Dunque la compagine di destra si compone di 14 seggi per Forza Italia (12 con la quota proporzionale, due con il listino), 6 seggi per #DiventeràBellissima (Musumeci, Giusy Savarino con il listino e quattro con il proporzionale), 6 seggi per Popolari e autonomisti (cinque con il proporzionale e Giovanni Di Mauro con il listino), 6 seggi per l’ Udc (cinque con il proporzionale e Mimmo Turano con il listino) e 4 seggi per Lega-Noi con Salvini (tre col proporzionale ed Elvira Amata col listino).
All’opposizione vanno 34 seggi così suddivisi: 20 seggi al M5s (incluso Giancarlo Cancelleri, migliore sconfitto), 11 seggi al Pd, 2 seggi a Sicilia futura e in fine 1 seggio a Claudio Fava (candidato della sinistra di MDP e SI).
GLI ELETTI. Per Forza Italia sono Giuseppe Milazzo, Gianfranco Micciché, Marianna Caronia, Riccardo Savona, Riccardo Gallo Afflitto, Giuseppe Federico, Alfio Papale, Marco Falcone, Luigi Genovese, Tommaso Calderone, Orazio Ragusa, Rossana Cannata e Stefano Pellegrino.
Per #DiventeràBellissima sono Nello Musumeci, Giusy Savarino, Alessandro Aricò, Giuseppe Zitelli, Giorgio Assenza e Giuseppe Galluzzo.
Per i Popolari e autonomisti sono Giovanni Di Mauro, Roberto Lagalla e Toto Cordaro (clamorosamente ex aequo a Palermo), Carmelo Pullara, Giuseppe Compagnone e Pippo Gennuso.
Per l‘Udc Mimmo Turano, Vincenzo Figuccia, Margherita La Rocca Ruvolo, Giovanni Bulla, Cateno De Luca* (ndr: arrestato 48 ore dopo l’elezione, come riferiamo in altro articolo) ed Eleonora Lo Curto.
Per la Lega Noi con Salvini – Fratelli d’Italia Elvira Amata, Tony Rizzotto, Carmelo Nicotra e Antonio Catalfamo.
Per il M5S Giancarlo Cancelleri, Giampiero Trizzino, Salvatore Siragusa, Luigi Sunseri, Roberta Schillaci, Angela Foti, Gianina Ciancio, Gaetano Nicolosi, Cristiano Anastasi, Matteo Mangiacavallo, Giovanni Di Caro, Nunzio Di Paola, Elena Pagana, Valentina Zafarana, Antonino De Luca, Stefania Campo, Stefano Zito, Giorgio Pasqua, Sergio Tancredi, Valentina Palmeri.
Per il Pd Giuseppe Lupo, Antonello Cracolici, Luca Sammartino, Anthony Barbagallo, Michele Catanzaro, Giuseppe Arancio, Luisa Lantieri, Francesco De Domenico, Nello Dipasquale, Giovanni Cafeo e Baldo Gucciardi.
Per Sicilia futura Edy Tamajo e Nicola D’Agostino.
Per i Cento passi Claudio Fava.
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