Emergenza incendi: in Italia dall’inizio dell’anno sono andati in fumo 158 mila ettari di boschi e foreste. La Sicilia la regione più colpita

L’Italia in “zona rossa”, ma questa volta non per la diffusione del Covid. Dall’inizio dell’anno, infatti, sono andati in fumo a causa degli incendi oltre 158 mila ettari di boschi e foreste. Una superficie equivalente alle città di Roma, Napoli e Milano messe insieme. I dati sono forniti dell’European Forest Fire Information System (Effis) della Commissione europea, che fornisce informazioni sugli incendi a partire dal 2008.

I numeri del dossier su “Incendi e Desertificazione” effettuato da Europa Verde sono, per certi versi, impressionanti. Anche in tema desertificazione la situazione è preoccupante. Secondo il documento ad oggi un quinto del territorio nazionale è a rischio. Nel dossier si legge: “Il cambiamento climatico con siccità prolungate alternate a intense precipitazioni e aumento repentino delle temperature, sta letteralmente divorando il territorio, innescando processi come l’erosione delle coste, la diminuzione della sostanza organica dei terreni (anche a seguito di pratiche agricole intensive) e la salinizzazione delle acque”.

I dati regione per regione. La Sicilia è la regione piu’ colpita (42,9% della superficie regionale), seguita da Molise, Basilicata (24,4%) e dalla Sardegna (19,1%). Secondo il Consiglio Nazionale delle Ricerche, le aree a rischio sono il 70% in Sicilia, il 58% in Molise, il 57% in Puglia, il 55% in Basilicata, mentre in Sardegna, Marche, Emilia-Romagna, Umbria, Abruzzo e Campania sono comprese tra il 30 e il 50%. Dati che indicano che il 20% del territorio italiano in pericolo di desertificazione.

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