Superiore al previsto (col 58%) il successo elettorale di Emmanuel Macron al ballottaggio che lo opponeva a Marine Le Pen e il risultato è stato accolto con soddisfazione non solo dal tripudio di bandiere francesi ed europee allo Champ-de-Mars, sotto alla Tour Eiffel, ma anche in Europa. Ai piedi del celebre monumento parigino, oltre a tanti militanti pro-Macron, tre suoi ministri, Clément Beaune (Affari europei), Eric Dupont-Moretti (Giustizia) e Jean-Yves Le Drian (Affari Esteri). Ciononostante l’antagonista già affila le armi in vista delle prossime consultazioni politiche . Infatti nel suo discorso dopo il voto ha detto: “Sconfitta? No, questa è una forma di speranza. L’aspirazione al cambiamento non può essere ignorata“.
“La vittoria da parte di Emmanuel Macron – è stato il commento di Mario Draghi – nelle elezioni presidenziali francesi è una splendida notizia per tutta l’Europa. Italia e Francia sono impegnate fianco a fianco, insieme a tutti gli altri partner, per la costruzione di un’Unione Europea più forte, più coesa, più giusta, capace di essere protagonista nel superare le grandi sfide dei nostri tempi, a partire dalla guerra in Ucraina.Al Presidente Macron vanno le più sentite congratulazioni del Governo italiano e mie personali”.
Nonostante la scommessa persa per una seconda volta di battere Emmanuel Macron nella corsa all’Eliseo, Marine Le Pen ha portato l’estrema destra francese ad un livello mai così alto dall’inizio della Quinta Repubblica francese nel 1958. Con oltre il 43% dei voti, il risultato di questa sera è di per sé stesso una eclatante vittoria”, ha dichiarato Le Pen, riconoscendo la sconfitta ma assicurando che “continuerà il suo impegno per la Francia e i francesi“.
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