Ermal Meta e Fabrizio Moro hanno vinto il 68° Festival di Sanremo con “Non mi avete fatto niente“, superando in finale Lo Stato Sociale e Annalisa.
ECCO DUNQUE LA CLASSIFICA DEI 20 BIG
1. Ermal Meta e Fabrizio Moro
2. Lo Stato Sociale
3. Annalisa
4. Ron
5. Ornella Vanoni-Bungaro-Pacifico
6. Max Gazzè
7. Luca Barbarossa
8. Diodato e Roy Paci
9. The Kolors
10. Giovanni Caccamo
11.Le Vibrazioni
12. Enzo Avitabile e Peppe Servillo
13. Renzo Rubino
14. Noemi
15. Red Canzian
16. Decibel
17. Nina Zilli
18. Roby Facchinetti e Riccardo Fogli
19. Mario Biondi
20.Elio e Le Storie Tese.
“E’ stata un’avventura interessante, appassionante, difficile e facile al tempo stesso“. Claudio Baglioni apre in giacca di raso rossa la serata finale di Sanremo. “Il festival è andato bene, oggettivamente, anche se era partito un po’ storto, specie il mio farfallino la prima sera, che ha fatto più scalpore della farfallina di Belen, anche se erano in posizioni diverse della persona”. Poi la gaffe sul titolo della canzone di Ultimo, vincitore delle Nuove Proposte, che si esibisce all’inizio della serata: ‘Il ballo delle apparenze’, dice Baglioni presentando il brano, che si intitola ‘Il ballo delle incertezze’.
La prima superospite della serata finale del festival di Sanremo è Laura Pausini, guarita dalla laringite che l’aveva costretta al forfait la prima sera, quando era intervenuta al telefono durante la performance di Fiorello. Lo scambio di ruoli, lei è sul palco, lo showman è al telefono. “Laura sei perfetta, Claudio sei perfetto, l’unica cosa che stona è il rossonero”, scherza l’interista Fiorello. Fa i complimenti a Baglioni per il successo del festival: “Mi viene da pensare a chi l’anno prossimo deve condurre Sanremo: gira voce che la Rai abbia già contattato il Papa e Melania Trump”.
Sorpresa durante l’esibizione di Laura Pausini: dopo aver raccolto la standing ovation dell’Ariston con il duetto con Claudio Baglioni sulle note di Avrai, l’artista è uscita sul red carpet e ha cantato Come se non fosse stato mai amore coinvolgendo il pubblico. In abito lungo nero accollato ma tempestato di strass, ha proposto sul palco anche Non è detto, singolo estratto dal nuovo album Fatti sentire, che esce a marzo.
Lavori in corso al teatro Ariston, con un flash mob di giovani che smontano il palco: è il pretesto per lanciare SanremoYoung, il nuovo programma di Antonella Clerici al via venerdì 16 febbraio su Rai1.
Claudio Baglioni, dopo aver fatto il replicante e imitato Virginia Raffaele nei panni di Belen Rodriguez, fa il sosia di se stesso, seduto in prima fila con vistosi baffi grigi. “Sono il sosia di Baglioni – spiega – mi esibisco in battesimi, cresime, compleanni, soprattutto funerali. I baffi? Prima non li avevo, ma da quando è iniziato il festival ho iniziato a farli crescere perché mi vergogno di essere il sosia di Baglioni, non vogliono che mi scambino più per lui”.
Il sorprendente Pierfrancesco Favino sa fare anche ‘l”uomo della parola’: porta sul palco dell’Ariston un brano da La notte poco prima della foresta di Bernard-Marie Koltès, storia di estraneità e di esclusione, appena andata in scena all’Ambra Jovinelli di Roma.
Un pezzo che l’attore, in un crescendo di pathos, recita con le lacrime agli occhi, offrendo ai telespettatori il momento più emozionante e più alto della kermesse. Sul finale entrano in scena Fiorella Mannoia e Claudio Baglioni, che intonano insieme Mio fratello che guardi il mondo di Ivano Fossati. E la commozione contagia anche Baglioni.
Tutti in piedi a cantare Strada facendo: una delle hit più amate di Claudio Baglioni, interpretata dal cantautore insieme al trio Nek-Max Pezzali-Francesco Renga, trascina nel coro il pubblico in platea (compresa la presidente Rai Monica Maggioni), in galleria e i giornalisti in sala stampa.
Infine, l’entrata in scena di Sabrina Impacciatore finisce tra le comiche: prima un tacco le si incastra nel tulle dell’ampio abito (con Michelle Hunziker a salvarla), poi – nonostante Piefrancesco Favino le porga il braccio – inciampa e finisce in terra ridendo. Segue il Dopofestival fino a notte inoltrata.
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