ESAMI DI MATURITA’/ Iniziati con la formula fissata per il dopo-coronavirus. Ecco le regole per studenti e professori

Sembrava quasi impossibile, ma oggi le scuole si sono di nuovo in parte ad animarsi per gli esami di maturità. Che, come aveva annunciato la ministra dell’Istruzione Azzolina (foto),  si svolgeranno “in presenza”, cioè con studenti e professori fisicamente presenti in aula, pur nel rispetto delle distanze previste dai protocolli anti-coronavirus. Con una novità: per la prima volta anche quelli con insufficienze sono ammessi ugualmente all’esame, misurandosi con con docenti tutti interni ad eccezione del presidente di commissione.

Ciascuna commissione dovrà procedere con l’estrazione della classe e della lettera dei cognomi per stabilire l’ordine di chiamata degli studenti davanti agli esaminatori. E saranno al massimo cinque per giornata d’esame. I colloqui saranno infatti molto più lunghi del solito, circa 60 minuti, scanditi da 5 fasi: la prima è la presentazione di un elaborato da parte dello studente, che è stato consegnato per email entro il 13 giugno e assegnato dai docenti entro il 1 giugno, che riguarda le discipline della seconda prova scritta; quindi seguirà l’analisi di un testo di letteratura italiana tra quelli studiati nel corso dell’anno, in sostituzione della prima prova scritta; poi una discussione multidisciplinare sui materiali predisposti dalla commissione; quindi una relazione sulle esperienze vissute dallo studente durante il tirocinio dei Pcto (‘Percorsi per Competenze trasversali e l’orientamento’ ex alternanza scuola-lavoro) e per ultimo il candidato dovrà rispondere ad una serie di domande su Cittadinanza e Costituzione che potrebbe, su richiesta della ministra Azzolina, anche riguardare come lo studente ha vissuto il lockdown.

Le regole.  Tutti coloro che entreranno nelle scuole dovranno mostrare un’auto-dichiarazione che attesti il proprio stato di salute e soprattutto di non avere febbre oltre i 37,5° e di non trovarsi in quarantena. All’ingresso degli edifici non sarà rilevata la temperatura corporea, né sarà obbligatorio portare i guanti ma soltanto utilizzare i gel messi a disposizione dalle scuole stesse.

I maturandi non potranno presentarsi prima di 15 minuti dal proprio orale e appena finito dovranno andarsene per evitare gli assembramenti. Anche negli istituti ci saranno percorsi segnalati e differenziati per l’entrata e l’uscita. Per ogni maturando non ci potrà essere più di un accompagnatore, segno che quest’anno al massimo un genitore potrà assistere all’esame. Tutti all’interno degli edifici scolastici dovranno mantenere una distanza di almeno due metri l’uno dall’altro: i commissari dovranno indossare sempre la mascherina, mentre i maturandi potranno abbassarla durante il colloquio vero e proprio rimanendo a due metri di distanza dai commissari.

Anche i crediti, infine, saranno diversi rispetto al passato: maggior peso al percorso scolastico, fino a 60 crediti, e fino a 40 al colloquio orale. Il voto massimo finale resta 100 su 100 e si potrà ottenere la lode, ma non sarà possibile festeggiarla con baci e abbracci nella scuola.

Arcuri: “Maturità in sicurezza”- Studenti, presidi, insegnanti e personale non docente avranno la mascherina per proteggere se stessi e gli altri dal rischio di contagio. Il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus, Domenico  Arcuri, d’accordo con il ministero dell’Istruzione, ha fatto arrivare  nelle 3.268 scuole che ospitano gli esami di maturità i dispositivi di protezione individuale necessari. Sono stati consegnati 5,3 milioni di mascherine, che coprono il fabbisogno di tutte le sessioni delle  prove.

”L’esame di maturità quest’anno è una tappa davvero importante. Perché è, nello stesso tempo, un punto di arrivo per le nostre ragazze e i nostri ragazzi e una simbolica ripartenza per il sistema  dell’istruzione che oggi più che mai è la chiave per lo sviluppo e il rilancio del Paese – ha dichiarato Arcuri – Nella seconda fase dobbiamo incentivare comportamenti responsabili da parte di tutti i cittadini, a cominciare da quelli più giovani. E continueremo a farlo garantendo agli italiani una crescente disponibilità di mascherine sempre di più prodotte in Italia. A settembre – conclude il  Commissario – saremo in grado di produrne oltre 30 milioni al giorno per essere pronti quando le scuole riapriranno.

Azzolina: le scuole si ripopolano – “Stamattina tornano – scrive la ministra Azzolina – a scuola i docenti delle classi quinte del secondo grado, si riuniscono le commissioni d’esame. Un primo rientro dopo il lockdown. Resto convinta che fosse giusto mantenere gli esami, farli in presenza e in sicurezza. Perché con il secondo ciclo si chiude un lungo percorso di studi e l’Esame è uno snodo verso la vita da adulti. Era giusto far vivere questo passaggio agli studenti. Oggi la scuola comincia a ripopolarsi. È un primo segnale di ritorno alla normalità. Voglio ringraziare tutti i commissari e i presidenti di commissione che accompagneranno i maturandi in queste giornate”, scrive la ministra, “Ora lavoriamo per settembre, con l’obiettivo di riportare tutti in classe“.

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