La Juventus è a un passo dalla qualificazione agli ottavi di finale, la sempre più pazza Roma resta in corsa. Questo l’esito della due giorni di Champions League. I bianconeri a Moenchengladbach contro il Borussia hanno giocato male (capita spesso dall’inizio della stagione) ma sono riusciti a strappare un prezioso 1-1 nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Hernanes. Alla luce del pareggio firmato Lichsteiner, è proprio il caso di scrivere: un pari di cuore per la Vecchia Signora. Siamo felici per lo svizzero tornato in gran forma dopo lo stop forzato a causa di qualche bizza cardiaca. Forza Stephan, avanti così. La vittoria a Siviglia del Manchester City (ora capolista del raggruppamento con 9 punti) è ossigeno puro per la squadra di Allegri che nel prossimo turno dovrà andare a giocare proprio in Andalusia. La Juventus nel martedi di Champions ha sì perso il primato (è a quota 8), però, adesso ha 5 punti di vantaggio sugli spagnoli. Mancano due turni alla fine, nell’ultimo allo Stadium arriveranno i Citizens. Un punto a Siviglia e il passaggio agli ottavi sarà matematico. Ricordiamo che i bianconeri a Torino hanno battuto 2-0 il Siviglia. In sintesi, solo un suicidio di gruppo a questo punto può eliminare la Juve dalla Champions League.
Roma, un’altra gara da manicomio contro il Bayer. All’Olimpico stasera è andato in scena l’ennesimo spettacolo da “Psychiatric Circus” in tinta giallorossa. Follia 2 settimane fa a Leverkusen: 0-2, 2-2, 4-2, 4-4 finale. Follia nel ritorno nella Capitale: 2-0, 2-2, 3-2 finale. Primo tempo perfetto quello disputato da capitan De Rossi e compagni: modulo 4-1-4-1 compatto e ripartenze letali. Slocca subito Salah in contropiede, raddoppia Dzeko sempre in contropiede. Il bosniaco ritrova il gol dopo oltre 2 mesi di astinenza e se ne pappa un altro subito dopo. Nei primi 45 minuti il Bayer non spaventa, anzi sembra annichilito sotto i colpi della Roma che meriterebbe di andare al riposo sul 4-0. Invece è solo 2-0. Ripresa: pronti via e il Leverkusen pareggia in 6 minuti. A questo punto, i giallorossi in bambola rischiano addirittura di andare sotto: stavolta a sprecare sono i tedeschi. Orgoglio romanista nel finale di gara e il forcing produce un netto rigore che Pjanic trasforma con freddezza (foto Ansa-Gazzetta.it). Il fallo su Salah è a un passo dalla linea di porta, quindi c’è anche l’espulsione del turco Toprak. In vantaggio e con un uomo in più riecco i fantasmi per i padroni di casa messi alle corde dal Bayer che sfiora il 3-3. Serve uno psicoterapeuta alla Roma, ha detto qualcuno. Forse non ha tutti i torti.
I mali “oscuri” della Roma. Incredibili e preoccupanti per il prosieguo della stagione della Roma: le continue pause, le ripetute amnesie in fase divensiva, la poca cattiveria sotto porta, i troppi cali di tensione. Una squadra pazza, senza equilibrio, forse eccessivamente vanesia. Così non si va lontano. La Roma è la squadra più forte della Serie A, è decisamente la squadra più forte del girone di Champions dopo il Barcellona, ma, se Garcia non trova la quadra, anche quest’anno non vincerà niente. La forza della rosa a disposizione del tecnico francese è sotto gli occhi di tutti. Dove è finita quella compattezza vista nel primo anno di Garcia? In quella stagione i giallorossi subivano pochissimi tiri in porta. Certo, Benatia non c’è più è al Bayern Monaco, Castan non sappiamo se tornerà quello di un tempo (nel frattempo, continua a stazionare in panca) e Strootman (cioè, “la Piovra”, “la Lavatrice”) è da tempo in infermeria a causa di gravi problemi al ginocchio. Ecco perchè pesano alcuni errori di mercato dei dirigenti romanisti: Romagnoli, Astori e Yanga Mbiwa, ceduti in estate, non sono stati adeguatamente rimpiazzati. Le uniche certezze in difesa sono il greco Manolas e il francese Digne, il resto è fatto di esperimenti e adattamenti. In tal modo, la super Roma rischia di essere una “lame duck”, un’anatra zoppa. Per dirla all’americana visto che il patron giallorosso è lo statunitense James Pallotta. E domenica c’è il derby con la Lazio: stasera si sono infortunati De Rossi, Florenzi e Maicon. Con loro mancherà lo squalificato Pjanic. Centrocampo e difesa da inventare per Garcia.
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