EUROPEI AL VIA/ Monaco di Baviera, partenza nel ricordo di Franz Beckenbauer: la vedova Heidi porta la Coppa d’Europa. Padroni di casa pirotecnici, Scozia demolita. La squadra di Nagelsmann ricorda molto quella di Low che 10 anni fa vinse il Mondiale

di FABIO CAMILLACCI/ Monaco di Baviera, Allianz Arena, Euro 2024 prende il via con un momento toccante: il ricordo di Franz Beckenbauer, morto all’età di 78 anni lo scorso 7 gennaio. La vedova Heidi porta in campo il trofeo insieme ai due capitani vincitori di altrettanti Europei con la maglia della Nazionale tedesca: Bernard Dietz (1980) e Jurgen Klinsmann (1996). Sullo sfondo un video che regala emozioni forti. Prima di tutto questo c’era stata la tradizionale cerimonia di apertura ricca di musica, balli e colori. Dopo lo splendido prologo, fischio d’inizio per la gara inaugurale con la Germania padrona di casa che alla fine strapazza la Scozia per 5-1. E’ il girone A che prevede anche Ungheria e Svizzera.

Sembra essere tornata la super Germania del 2014. Per il talento dell’intera rosa e per l’esplosivo mix tra giovani fenomeni e grandi vecchi, la squadra allenata da Nagelsmann ricorda molto quella guidata da Joachim Loaw, capace di vincere il Mondiale in Brasile dopo aver rifilato 7 reti proprio ai verdeoro. Quell’umiliante 7-1 passò alla storia come “Mineirazo” in quanto andato in scena a Belo Horizonte nello Stato di Minas Gerais; una sorta di “Maracanazo” del 1950, quando il Brasile perse in modo clamoroso la finale dei campionati del mondo al Maracanà di Rio de Janeiro contro l’Uruguay di Ghiggia e Schiaffino.

Dunque, questa Germania 2024 fa paura come quella di 10 anni fa. Certo, serviranno test ben più probanti della mediocre Scozia vista a Monaco. Una partita senza storia, già archiviata al termine dei primi 45 minuti: 3-0 tedesco e scozzesi in 10 uomini per l’espulsione di Porteous al 44′. Armonico ed efficace il movimento in campo degli uomini di Nagelsmann: pressing forsennato per recuperare palla e ripartenze letali. I marcatori del primo tempo: Wirtz, Musiala e Havertz su rigore. I tre simboli della meglio gioventù tedesca. Nella ripresa a segno anche Fullkrug, bomber vero. Chiusura con l’autogol di Rudiger e il pokerissimo firmato Emre. Insomma, fa tutto la Germania.

 

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