L’Italia fa il pieno agli Europei di Londra: 2 ori e un argento da sogno. Dotto svetta nei 100 sl mentre la premiata ditta Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti concede il bis e si prende anche l’Europa degli 800 metri stile libero. Italia padrone nello stile libero. Stupendo duello, con un solo uomo al comando: Greg. Paltrinieri adotta la stessa tattica messa in pratica per il super crono dei 1500: sempre in testa dal primo metro: ai 100 55″88 contro 56″11, ai 200 1’53″06 contro 1’53″92, ai 300 2’50″63″ contro 2’52″14, ai 400 è già sotto il record europeo di Kazan: 3’49″06 contro 3’50″82, ai 500 è 4’47″49 contro 4’49″53, ai 600 è 5’45″81 contro 5’48″13, ai 700 è 6’43″95 contro 6’46″39, per un botto ed un finale pazzesco da 7’42″33 contro 7’43″52, un finale migliore per Detti più velocista, ed un record che non salta essendo a 7’40″81. E’ solo un record dei campionati continentali. Ma gara strepitose. Il bronzo è ancora dell’ucraino Romanchuk i 7’47″99, quarto il ceco Micka in 7’50″38 (nella foto Gazzetta dello Sport: la gioia di Paltrinieri).
Azzurri al settimo cielo. Gregorio era stato già campione europeo a Berlino e argento mondiale a Kazan, il “gemello diverso” dopo un primato europeo aveva dovuto abdicare al compagno che in gara soprattutto nel secondo quattrocento comincia a strappare per la fatica che, ammetterà dopo la gara, quelle del fuoriclasse Paltrinieri e del suo amico Detti: “Molto emozionante salire sul podio in due, almeno possiamo dire cavolate anche lì. La gara dell’altro giorno mi fa stare tranquillo, quella lì è andata bene. Oggi è stata una bella gara, da rivedere meglio. Ho scoperto adesso che nell’ultimo 50 ho chiuso morto e non ce la facevo più. Contento di questo Europeo in generale. Adesso vado a casa. Non riesco a fare un campionato per intero. Moro mi fa andare a casa un po’ prima. Il fatto del primo tempo al mondo sugli 800 conta poco quest’anno, fa piacere ma non ci pensavamo”. Dopo le parole del 21enne di Carpi, Detti aggiunge: “Domani la 4×200, per arrivare a 6.000 metri di gare. Però se mi sente Ruffini mi dice sto…che lui fa la 25km e io…”. Visibilmente orgoglioso il presidente della Fin Barelli: “Attenti a quei due possiamo aggiungere. Loro hanno conquistato Londra, la loro simpatia ha bucato i cuori delle persone. Ormai questi ragazzi seguono le avventure e le esperienze di coloro che erano a bordo vasca prima di loro, i ragazzi si comportano bene in connubio con le società. Federica è un qualcosa di unico, sono più di dieci anni che sta sulla breccia. È sempre competitiva, sono convinto che dirà ancora qualcosa alle Olimpiadi”.
Un Dotto d’oro. Dalla doppietta oro argento dei mezzofondisti al trionfo di Luca Dotto nei 100 stile libero in 48″25 (22″90 ai 50). Il venticinquenne padovano sta prendendo l’eredità di Filippo Magnini raccolta almeno cronometricamente col record italiano di Riccione in 47″96. L’allievo di Claudio Rossetto respinge l’olandese Sebastian Verschurrn in 48″32″ ed il francese Clement Mignon 48″36. L’ultimo oro azzurro in questa disciplina l’aveva vinto Magnini a Budapest nel 2006.
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