di FABIO CAMILLACCI/ Per l’Italia dunque c’è il Belgio. Appuntamento a Monaco di Baviera per venerdi 2 luglio: fischio d’inizio alle ore 21: chi vince vola in semifinale. I “diavoli rossi” di Lukaku infatti, allo Stadio de la Cartuja di Siviglia, hanno battuto 1-0 il Portogallo di Cristiano Ronaldo (nella foto: il bellissimo abbraccio tra i due). I campioni d’Europa tornano a casa. Prosegue pertanto la maledizione dei campioni in carica agli Europei: dal 1980 i detentori del titolo non vanno oltre la fase a gironi o gli ottavi di finale.
Tra belgi e lusitani non è stata una bella partita: francamente, la gara ha deluso le attese. Nel primo tempo, tanta noia e tanta tattica, prima del lampo firmato Thorgan Hazard al 42′: botta da fuori sulla quale il portiere portoghese Rui Patricio è poco reattivo. Nella ripresa, la partita migliora, ma, soltanto perchè il Portogallo si catapulta alla ricerca del pareggio. Il Belgio si limita a difendere per provare a ripartire in contropiede. Sul taccuino spiccano solo una parata di Courtois su un colpo di testa centrale di Andrè Silva e un palo colpito da Raphael Guerreiro.
I punti deboli del Belgio in chiave azzurra. Sicuramente i nostri attaccanti, piccoli e guizzanti, potranno fare molto male ai difensori centrali della nazionale allenata da Martinez: Vermaelen, Vertonghen e Alderweireld fanno più di 100 anni in tre e sono lentissimi. Inoltre, il Belgio palesa cedimenti a livello di tenuta atletica e oltretutto stasera ha perso De Bruyne e Eden Hazard per infortunio.
Da valutare le loro condizioni in vista della sfida contro l’ItalMancini. Un altro bel doppio colpo di fortuna per il Mancio dopo quelli contro l’Austria (gol e rigore tolti agli austriaci per una questione di millimetri). In caso di forfait si tratterebbe di due tegole pesantissime, anche alla luce della crescita di Eden Hazard; ben altro calciatore rispetto a quello visto con la maglia del Real Madrid.
L’altro abbinamento dei quarti di finale è Danimarca-Repubblica Ceca in programma sabato prossimo alle ore 18 a Baku. Sorprendente la qualificazione dei cechi ai danni dell’Olanda con un netto 2-0. Ma a Budapest, è stata decisiva l’espulsione dello juventino de Ligt al 55′. Fino a quel momento infatti erano stati gli “Orange” a fare la partita e a creare le occasioni da gol migliori.
Grave errore di de Ligt con follia. Prima un imbarazzante scivolone, poi un fallo di mano ingenuo degno della Lega Pro per bloccare la ripartenza di Schick. Inizialmente, l’arbitro lo ammonisce, ma il Var fa presente che quel fallo di mano ha impedito una evidente occasione da gol. Cartellino rosso ineccepibile. Il mediocre ct Frank de Boer non riesce a riorganizzare la squadra dopo l’espulsione e così Holes e Schick completano l’opera.
Commenta per primo