“Le Olimpiadi sono nel 2024, la classe dirigente romana è pigra, non può continuare a puntare soltanto sui grandi eventi, nessuna Capitale europea punta solo su questo, i grandi eventi completano, noi prima dobbiamo fare funzionare il tessuto produttivo che ha straordinarie potenzialità”. E’ quanto ha sottolineato Stefano Fassina, candidato a sindaco Roma per la lista ‘Sinistra Per Roma’, intervistato nel corso dello speciale dedicato alle elezioni amministrative ‘AdnKronos Comunali 2016’.
”A Malagò ho detto che non abbiamo pregiudizi nei confronti dei giochi olimpici, non guardiamo al Medioevo, dopodiché Malagò ha chiesto 140 milioni l’anno al Governo per le Olimpiadi che fino a qualche settimana fa erano a costo zero. Perché non mettiamo quei 140 milioni all’anno per esempio sulla Roma-Lido ed evitare che rimanga un carro merci per 70 mila pendolari ogni giorno o per potenziare la frequenza dei bus da e per le periferie?”.
“Tutto quello che ‘sblocca Roma’ – ha sottolineato – è positivo ma temo che sia uno spot elettorale. Non ho visto misure specifiche, la presenza del sottosegretario alla presidenza del Consiglio che considero inopportuna perché il Governo Renzi purtroppo ripete un’abitudine negativa e cioè quella di usare la carica che dovrebbe essere di tutti, quella di presidente del Consiglio, per fini di parte”.
“Negava i fondi a Marino e quando è riuscito a mandarlo via, appena è arrivato Tronca si sono sbloccati i fondi – ha concluso Fassina -. Temo che stia facendo la stessa con Giachetti e questo francamente è inaccettabile”.
“L’accoglienza” al corteo organizzato dai sindacati della pubblica amministrazione al Colosseo ”è stata positiva perché la mia non è stata un’improvvisazione. In questi anni ho cercato di dare il mio apporto affinché venisse riconosciuta la qualità del lavoro pubblico. Oggi la domanda prevalente era di ‘dignità’ innanzitutto perché i lavoratori che hanno stipendi bloccati da 8 anni vengono sistematicamente umiliati da inefficienze che derivano dalle carenze della politica e da chi dirige le macchine amministrative”.
“L’aspetto più preoccupante del M5S a Roma e di Virginia Raggi è la loro completa disattenzione verso i problemi sociali dei romani. Insiste su un unico punto, quello della legalità, ma se l’unico problema di Roma fosse quello delle legalità potremmo lasciarci il Prefetto”.
”In realtà Roma ha grandi problemi sociali, come quello della precarietà del lavoro, della povertà e della disuguaglianza enorme, quindi mi piacerebbe che anche altri candidati che si propongono come ‘alternativi’ – ha continuato – ponessero la propria attenzione sul ‘sociale’ che è un punto fondamentale”.
“Il fatto che siamo l’unico progetto di sinistra per Roma mi pare un dato. Il fatto che sia stato l’unico candidato sindaco presente a una manifestazione in cui erano presenti qualche decina di migliaia di lavoratori lo trovo un segnale preoccupante”, ha continuato Fassina.
”Se noi non rimotiviamo i lavoratori del Campidoglio davvero qualcuno pensa che si può fare innovazione o riqualificare la macchina amministrativa continuando a umiliare i dipendenti del Comune di Roma? Questo mi porta a dire che in questa città purtroppo l’attenzione si concentra sugli interessi più forti”.
Fassina ha poi parlato dei tassisti ”una categoria che è in grande difficoltà. Ricordiamo che il taxi è un servizio pubblico che ha degli obblighi, quindi dobbiamo sostenerli con interventi che riguardano le infrastrutture, la regolazione del servizio e di carattere fiscale. Poi va affrontato il problema della presenza selvaggia di Uber, non regolata, che spinge in basso la concorrenza, massacra i lavoratori e la qualità del servizio”.
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