Apprezzato ai festival di Cannes e Toronto, candidato agli Oscar per la Francia, in concorso nella sezione Alice nella Città alla festa del Cinema di Roma, dal 29 ottobre arriva anche in Italia “Mustang” opera prima della 37enne regista turca Deniz Gamze Erguven. Una storia tutta al femminile per raccontare la condizione delle donne nella Turchia di oggi, in particolare il ritratto di cinque sorelle e della loro voglia di libertà.
Cinematograficamente cresciuta in Francia, la giovane cineasta riesce a costruire un ritratto contemporaneo del sistema patriarcale e l’autoritarismo imposto dagli uomini della sua comunità. “I mustang sono cavalli selvaggi che simboleggiano perfettamente le mie cinque eroine, il loro temperamento indomabile e focoso” ha detto la regista spiegando che parte del suo racconto è autobiografico.
Girato in un villaggio sperduto di Inébolu a 600 km da Istanbul, sulla costa del Mar Nero, il film ritrae la vita di cinque sorelle che dopo un innocente gioco sulla spiaggia con alcuni coetanei vengono letteralmente imprigionate in casa, con tanto di sbarre a porte e finestre, per non creare disagio e vergogna al resto della famiglia. Rimaste orfane dei genitori, le ragazze vengono cresciute dalla nonna e dallo zio, il dominus della situazione, colui che detta le regole di comportamento, quello che le costringe a vivere secondo i dettami del potere.
“La gente ha un rapporto intimo, quasi familiare con il potere che letteralmente gli suggerisce all’orecchio cosa fare, attraverso i media. E’ raro che da qualche parte manchi una televisione accesa che trasmette i discorsi dei potenti del Paese”. Nonostante la giovane età, le più grandicelle dovranno sposarsi con uomini che neanche conoscono, interrompendo la scuola e dedicandosi ad imparare le buoni abitudini della casalinga e moglie perfetta. Alcune tentano di ribellarsi altre invece vengono sopraffatte da una inaudita violenza verbale, psicologica e fisica che le porterà ad un inevitabile epilogo drammatico.
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