Il film giapponese “Shoplifters” diretto da Hirokazu Kore-eda ha vinto la Palma d’Oro alla 71a edizione del Festival di Cannes. Questo il verdetto della giuria internazionale, presieduta dall’attrice Cate Blanchett.
Il cinema italiano ottiene due premi: il migliore attore è Marcello Fonte per “Dogman“, diretto da Matteo Garrone, mentre il premio per la migliore sceneggiatura va Alice Rohrwacher per “Lazzaro felice“.
Marcello Fonte ha ringraziato emozionatissimo: “Da piccolo, quando ero a casa mia e pioveva sopra le lamiere – ha detto – chiudevo gli occhi e mi sembrava di sentire gli applausi. Ora ci siete voi e mi sembra come di stare a casa. Mi sento a casa mia qui, con la mia famiglia che è il cinema, che siete voi. Ringrazio anche Matteo per aver avuto il coraggio di scegliermi”.
Alice Rohrwacher nel ricevere il premio per la miglior sceneggiatura per il suo film-favola (un giovane sfruttato in una fattoria lontana dal mondo e poi in una città moderna) ha detto: “Ringrazio il festival di Cannes di avermi permesso di mostrare il film. Ringrazio anche la incredibile giuria e la sua presidentessa. Poi ringrazio chi ha creduto in questa sceneggiatura così bislacca e ci ha preso seriamente come i bambini prendono seriamente i giochi”. Il premio è stato diviso ex aequo con “3 Faces“, scritto da Nader Saeivar e Jafar Panahi (tre ritratti di donne nell’Iran di oggi del regista dissidente a cui è proibito lavorare nel proprio Paese, Orso d’oro a Berlino nel 2015 per ‘Taxi Teheran‘).
Gli altri riconoscimenti
Gran Premio della Giuria all’americano “BlacKkKlansman“, per la regia di Spike Lee. Premio della Giuria a “Caphernaum“, diretto dalla libanese Nadine Labaki. Palma d’Oro speciale a Jean-Luc Godard per “Le livre d’images“. Film in cinque parti, evoca in particolare la guerra e il mondo arabo, attraverso un collage di immagini (di reportorio e fiction) e suoni con citazioni e aforismi, spesso letti dallo stesso cineasta 87enne, padre della Nouvelle Vague. Premio per la migliore attrice a Samal Yeslyamova per “Ayka“, diretto dal kazako Sergey Dvortsevoy. L’attrice è stata premiata da Asia Argento, che ha ricordato di essere stata violentata dall’ex produttore di Hollywood Harvey Weinstein nella sua stanza d’albergo nel 1997 quando aveva 21 anni. “Era seduto in mezzo a voi … Ma la cosa è cambiata, non ti permetteremo di farla franca”. Premio per la migliore regia al polacco Pawel Pawlikowski per “Cold War“: un amore tormentato tra un musicista e una cantante e ballerina nel mezzo della Guerra fredda tra Polonia e Parigi, in bianco e nero. Per la migliore opera prima, premio al belga “Girl“, diretto da Lukas Dhont, presentato nella sezione “Un certain regard”.
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