Fine 2019 con l’angoscia dell’antisemitismo e la nostalgia del rispetto tra avversari politici

di NUCCIO FAVA*– Non avrei mai immaginato di trovarmi alla soglia del nuovo anno assalito dal tragico divampare dell’antisemitismo. Eppure segnali piccoli e grandi non erano mancati, forse incolpevolmente sottovalutati da tutti noi. Basti ricordare i simboli nazifascisti, che ci sorprendono sui muri di scuola e dell’università dei nostri figli, sulle pareti di cinema, teatri e nelle curve degli stadi fino agli ascensori e agli androni delle nostre abitazioni.

Per tradizione ormai festeggio quasi sempre il capodanno in campagna, nella Tuscia a pochi chilometri da due gioielli: Orvieto e Viterbo. Soprattutto i più piccoli, i nipoti, sono entusiasti delle Terme dei Papi, note da secoli per la tradizione non solo dei cardinali che vi si bagnavano mentre tardavano ad eleggere il pontefice, ma anche perché utilizzate dai ceti popolari e dai pellegrini. In tanti percorrevano la via Francigena per raggiungere Roma e visitare la storica Viterbo, nota anche all’estero già in quegli anni per la giovane santa Rosa che faceva prodigi e che anche oggi viene festeggiata a settembre con una singolare e spettacolare processione che attraversa miracolosamente le strade del centro storico, lambendo balconi e palazzi, sorretta da straordinari trasportatori in costume, detti Facchini. Forse anche questa storia popolare affascina i miei nipoti che, improvvisandosi sapienti “storici” si tuffano divertiti nelle acque termali.

Del resto per raggiungere le Terme, dopo aver attraversato la via Tiberina, vieni colpito da una insegna stradale dedicata a Giorgio Almirante. I bambini ovviamente non ne sanno nulla, ma si tratta del leader politico del MSI (Movimento Sociale Italiano), già ministro dell’ultimo governo della Repubblica sociale di Salò.

I tempi cambiano, però, con una rapidità sorprendente e sarà sicuramente non semplice spiegare ai nipoti la visita dell’onorevole Almirante alle Botteghe Oscure in occasione dell’improvvisa morte di Enrico Berlinguer, a lungo segretario del Partito Comunista. Almirante fu ricevuto nell’allora storica sede del PCI dall’onorevole Giancarlo Pajetta, il più noto tribuno parlamentare dei comunisti italiani. Nella dura temperie di scontri molto forti, in una stagione non a caso definita “guerra fredda”, opposti leader politici rispettavano moralmente e umanamente le reciproche diversissime posizioni.

I nipoti ovviamente non seguono simili ragionamenti o addirittura “fanfaluche”, ma sguazzano contenti nel tepore delle acque calde. Fanno immediatamente amicizia con altri bambini e bambine incontrati in piscina, di cui molti stranieri, asiatici e dell’est Europa. Si lanciano la palla e si scambiano i galleggianti. Ignorano del tutto le differenti lingue ma comunicano benissimo con gesti, immersioni e scambi di maschere, ridendo sonoramente sotto lo sguardo dei genitori e degli attenti addetti alla sicurezza.

Sulla via di casa dalla macchina è possibile osservare il volo festoso di stormi di uccelli che sembrano voler sostituire le tantissime foglie cadute dagli alberi ormai spogli. Esprimono uno spettacolo di movimento e di bellezza, di nuvole ondeggianti nell’azzurro di un cielo dai colori primaverili nonostante l’inverno già inoltrato. La naturalezza gioiosa dei nipoti e la leggiadria del loro divertirsi con gli altri bambini si coniuga con l’immagine degli uccelli che volano. Si quieta così in certa misura anche l’atrocità e la profonda inquietudine della tragedia dell’antisemitismo, che impone la maggiore consapevolezza dei governi e dei popoli e la presa di coscienza più urgente di ciascuno di noi. 

*Nuccio Fava è stato direttore del Tg1, del Tg3 e delle Tribune elettorali Rai 

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AI LETTORI GLI AUGURI DI BUON ANNO DALLA DIREZIONE E DALLA REDAZIONE DE l’Altro Quotidiano

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