Settebello Hamilton. L’inglese della Mercedes a Zeltweg conquista la pole, la settima della stagione (n. 45 in carriera), precedendo il compagno Rosberg (+0″200), la Ferrari di Vettel (+0″355) e la Wiliams di Massa, quarto a oltre 7 decimi. Bene Hulkenberg, 5°, rinvigorito dal successo di Le Mans, e davanti a Bottas: un bel biglietto da visita da presentare alla rossa, con cui ha flirtato in passato e che è alle prese con l’involuzione di Raikkonen, out in Q1 e 14° in griglia.
Qualifiche bagnate. In condizioni difficili per il meteo, con pista umida e e molte nubi incombenti, le qualifiche del GP austriaco premiano ancora l’abilità di Hamilton, strepitoso a dare il massimo quando serve dopo non aver mai brillato troppo nelle libere. La lotta negli ultimi istanti fra i due della Mercedes li porta pure a sbagliare: Hamilton si gira alla prima staccata dopo una frenata a ruote fumanti; Rosberg, subito dopo, va dritto nella ghiaia all’ultima curva. Occasione sfumata per il tedesco che stava recuperando il gap, tempi congelati e per la Mercedes ancora una prima fila monopolizzata. Segno tangibile del suo predominio. Chiudono la top ten: Verstappen, Kvyat, Nasr e Grosjean.
Prove ufficiali agrodolci per la Ferrari. Il Cavallino Rampante si aggrappa a Vettel, in testa nelle seconde e terze libere, bravo a capitalizzare l’unico tentativo fatto in Q2, e terzo in griglia. L’inseguimento della rossa a una partenza al palo che sfugge da quasi 3 anni (GP Germania 2012 con Alonso) prosegue, ma Seb ha fatto il massimo: è a poco più di 3 decimi e mezzo da Hamilton e soprattutto è lui a reggere la Ferrari, perché Raikkonen, nel momento del dunque, marca visita. Dopo le voci sul suo rinnovo, le polemiche (con la stampa) per una ventilata permanenza a Maranello solo con decurtazione dell’ingaggio, Kimi si scioglie nella Q1. Eliminato fra incomprensioni sui giri ancora a disposizione e parolacce in radio. Non il miglior modo per meritarsi la riconferma al Cavallino. Cosa su cui a Maranello staranno riflettendo.
La Q2. In Q2 il più veloce era stato Rosberg (1’08″634), seguito da Hamilton e Vettel. Eliminati Maldonado, Ericsson, Sainz, Ricciardo e Alonso, che deve scontare 25 posti di penalità: partirà (come il compagno) in ultima fila e dovrà scontare pure 10″ di stop&go in gara.
La Q1. La prima sessione di qualifiche che si è disputata con asfalto ancora umido in alcuni punti (i piloti che hanno iniziato con le intermedie salvo poi passare alle slick) aveva portato alla clamorosa eliminazione, come detto, di Raikkonen, unitamente a quelle di Perez, Button, Merhi e Stevens.
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