di MARCO VALERIO/ Mercedes mostruosa, troppo più forte, imprendibile. Vince Nico Rosberg, per la settima volta in stagione, la prima in carriera a Monza. Vittoria decisa in partenza e poi tutta nel suo stile: in testa dall’inizio alla fine. Lewis Hamilton secondo, paga un errore in partenza. Così il suo vantaggio in classifica sul socio-rivale è di soli 2 punti. Il duello tra due “argentati” promette un finale di stagione straordinario. La Ferrari torna sul podio, dopo che per quattro GP lo aveva solo guardato: Sebastian Vettel è terzo e al team radio ha detto un eloquente: “È stato il massimo”. Kimi Raikkonen quarto. Le buone notizie, si fa per dire, sono queste: cioè che le Red Bull sono rimaste dietro, e in termini di tempo anche di tanto. Ma è evidente che nessun tifoso in rosso può accontentarsi. L’aspirazione delle Ferrari è quella di scattare, possibilmente anche davanti alle Mercedes in prima fila. Sarebbe la speranza di chiunque: in realtà più che un piano è una necessità, perché le “Rosse” hanno le gomme super soft, dunque più grip, e bisogna cercare di avvantaggiarsene subito, vista la superiorità dimostrata in qualifica dalle Mercedes. L’intento riesce a metà, perché Nico Rosberg è straordinario al via. Molto meno Lewis Hamilton che in pole pattina, così da essere infilato non solo dai due ferraristi, ma anche dalla Williams di Valtteri Bottas e alla prima curva dalla Red Bull di Daniel Ricciardo. Sul quale tuttavia recupera la posizione già al primo passaggio alla Curva Grande. Per prendere Bottas invece servono 10 giri completi (nella foto Epa-Gazzetta dello Sport: Rosberg taglia il traguardo).
I pit-stop. Le Ferrari si fermano per il cambio gomme al 15° (Raikkonen) e al 16° (Vettel): tutti e due i piloti scelgono di andare con un altro treno di super soft. Ciò fa capire che si fermeranno ancora. Al rientro, le “Rosse” sono terza (Vettel) e quarta (Raikkonen). Davanti: le Mercedes. Una notizia è che le Red Bull confermano le previste difficoltà: Ricciardo sesto, Verstappen nono. Un’altra, più importante, è che le Mercedes con soft usate ormai da una ventina di giri viaggiano allo stesso ritmo delle Ferrari con super soft nuove. Rosberg si ferma al giro numero 24, monta le medie e manda a dire a tutti che non si fermerà più. Stessa cosa per Hamilton al giro successivo. Il vantaggio del tedesco era talmente buono che quando rientra è ancora in testa. Stessa cosa per Lewis che mantiene la posizione numero 4. Il 26° giro di Rosberg è 1″26 5, in quello dopo Hamilton fa 1″26 3, vuol dire che anche con le medie le “Frecce d’argento” sfrecciano da paura. E che dunque per cambiare le gerarchie dovrebbero succedere cataclismi. Soste previste per la Ferrari: Vettel al 33° giro, Raikkonen in quello successivo. Per entrambi, dopo due stint di super soft, non c’è scelta: gomme soft. Al rientro per un attimo ci si illude che potrebbe esserci un altro episodio della saga Raikkonen-Verstappen, visto che il finlandese è giusto dietro l’olandesino. Ma l’olandese stesso rientra subito per il cambio gomme, così come, al giro dopo, il suo socio Ricciardo: le Ferrari hanno ripreso la posizione.
Il finale di gara. E’ il 38 giro, ne mancano 15, ma il Gran Premio in pratica è finito. Sì, ci sono le “Rosse” che recuperano qualcosa, con le soft rispetto alle medie delle “Frecce” tedesche, c’è Hamilton che fa un “drittino” alla Prima Variante nel 42°giro, c’è Perez che accusa la pressione di Verstappen e sbaglia, lasciandogli il 7° posto, ma è poca roba. Arrivederci a Singapore, tra quindici giorni. Il Mondiale 2016 lascia definitivamente l’Europa:i verdetti finali arriveranno in altri Continenti.
Marea rossa in festa con Vettel. Dopo quattro GP di astinenza la Ferrari torna sul podio, piazzamento che le mancava dal GP d’Austria di inizio luglio. Un sorriso per squadra e tifosi di Monza, che viene accolto così da Vettel in radio nel giro di onore: “Grazie ragazzi, grazie a tutti. È stato il massimo”, ha detto il tedesco in un perfetto italiano. Poi sul podio Seb, inneggiato dal calore di un pubblico impagabile, proa a descrivere la sua emozione: “Questo è il miglior podio al mondo, abbiamo i migliori tifosi al mondo. Sono contento di questo podio, stiamo provando a lottare con le Mercedes e ce la metteremo tutta per insidiarli, non riesco a fare promesse, ma spingeremo fino in fondo. Grazie. Noi siamo la Ferrari”.
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