FROOME NELL’OLIMPO/ Il ciclista britannico controlla il ritorno di Dumoulin, trionfa al Giro d’Italia ed entra nel club dei più grandi di sempre. A Cervinia la vittoria di tappa va al basco Nieve

di MARIO MEDORI/ Chris Froome si aggiudica il Giro d’Italia numero 101. Domani, domenica 27 maggio, ci sarà la suggestiva passerella di Roma, ma le insidie per il re di quattro Tour de France sono terminate oggi con la ventesima tappa, da Susa a Cervinia. La maglia rosa, a 24 ore dall’epica impresa di Bardonecchia, è sempre stata in controllo della gara, rispondendo a quattro (seppur poco convinti) tentativi di attacco di Dumoulin sulla salita finale, e incrementando addirittura il vantaggio di 6″. In classifica generale, Froome guida così con 46″ sull’olandese, scrivendo la storia. È la prima volta che un britannico conquista il Giro d’Italia. Inoltre, solo due, due fenomeni del ciclismo come Merckx e Hinault, erano riusciti a vincere tre Grandi Giri consecutivi. Froome infatti ha messo in fila: Tour 2017, Vuelta 2017 e ora il Giro 2018. Solo altri sei giganti hanno centrato la Tripla Corona: Anquetil, Gimondi, Merckx, Hinault, Contador e Nibali. Insomma, oggi Froome entra nel novero dei grandissimi.

La penultima tappa. Una frazione che costa tantissimo al francese Thibaut Pinot, il quale va in crisi sul Saint Pantaleon (seconda salita di giornata) e sprofonda a oltre mezz’ora, perdendo il terzo posto della generale in favore di Miguel Angel Lopez, Il colombiano dell’Astana indossa anche la maglia bianca di miglior giovane. Quarto l’ecuadoriano Richard Carapaz e quinto Domenico Pozzovivo, il migliore in classifica degli italiani. Il successo di tappa, in una giornata divisa in due scenari tra i big di classifica e i fuggitivi, va a Mikel Nieve, fedelissimo gregario di Simon Yates, che riscatta parzialmente la delusione patita dalla Mitchelton-Scott il giorno precedente. Il basco si fa il migliore dei regali per il 34° compleanno, andando in fuga e rimanendo solo sin dalle rampe del Saint Pantaleon. Secondo a 2’17’’ l’olandese Gesink, terzo l’austriaco Grossschartner, quarto il bravo Giulio Ciccone che precede Gianluca Brambilla. I big arrivano sei minuti dopo. Per Nieve è il terzo successo al Giro d’Italia dopo la vittoria al Gardeccia nel 2011 e a Cividale del Friuli nel 2016.

La sfida finale. È nella scalata a Cervinia che si accende il duello tra Dumoulin e Froome. Ai -8 km Dumoulin prova per quattro volte l’attacco, ma Froome reagisce. Ai -5,5 km, sotto a una galleria, altro affondo dell’olandese. La maglia rosa si incolla alla ruota e contrattacca, insieme a Lopez e Carapaz, poi raggiunti da Pozzovivo e Formolo. A 4000 metri dalla fine, torna tutto come prima: rientrano Dumoulin, Oomen e Poels. Ma la quiete dura poco, finché Carapaz non accelera. Lopez però resiste e salva podio e maglia bianca. Nel finale Froome va addirittura a sprintare insieme al compagno Poels, per guadagnare altri 6’’ su Dumoulin e chiudere in bellezza un Giro strepitoso. Domani, domenica 27, la passerella finale del Giro 101 a Roma. Il gruppo sarà impegnato in un percorso cittadino, per le vie della Capitale, di 11,5 km da ripetere 10 volte. Si incontrano brevi saliscendi, curve impegnative e tratti in pavé. La volata finale che chiude la Corsa Rosa sarà in via dei Fori Imperiali. Tutto pronto per l’incoronazione di Froome.

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