Tredici furti di medicinali antitumorali in farmacie ospedaliere, più altri sette in strutture diverse nel corso del 2014, per un danno di oltre 2 milioni. Li contestano i carabinieri di Ferrara ai componenti della banda sgominata con 18 misure cautelari: per 16 persone è stato disposto il carcere, per una i domiciliari e per un’altra l’obbligo di firma. Due sono ancora ricercati. A molti indagati è contestata l’associazione a delinquere con l’aggravante di aver agito per agevolare un’associazione di tipo camorristico. Nell’indagine coordinata dalla Dda si ipotizzano infatti legami di natura economica con clan del napoletano.
Il procuratore di Bologna Giuseppe Amato (foto) ha sottolineato l’importanza di un’operazione che ha contrastato “un fenomeno odioso”, da un lato perché i farmaci in questione sono costosi e “ogni singolo furto ha provocato un danno alle casse pubbliche di centinaia di migliaia di euro”. Dall’altro perché sottrarli “faceva sì che malati di tumore non potessero essere sottoposti alle cure”.
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