Un’intera famiglia sterminata in una villetta di Rende, la città in provincia di Cosenza legata al capoluogo senza soluzione di continuità. Se non emergeranno clamorose novità, si è in presenza di un caso di omicidio-suicidio. Le vittime sono un commerciante di apparecchiature telefoniche e strumenti musicali, Salvatore Giordano, 57 anni, la moglie Francesca Vilardi, 59 anni, e i loro due figli, Cristiana di 31 anni e Giovanni di 26.
Le indagini, dirette dal procuratore capo, Mario Spagnuolo, e i carabinieri della Compagnia di Rende, si sono trovati in presenza di una scena tremenda: nel corridoio i corpi del capofamiglia, Salvatore Giordano, della moglie Francesca Vilardi e della figlia Cristiana; in una stanza attigua quello del figlio Giovanni. A terra nel corridoio una pistola, un’altra vicino al corpo di Giovanni.
L’allarme è stato dato dai familiari, che abitano nelle villette vicine. Pare che abbiano sentito delle esplosioni e che, andati a controllare, non abbiano ricevuto risposta ma non abbiano dato importanza all’episodio. Nel primo pomeriggio, però, è stato il fratello di Giordano a dare l’allarme, essendo andato a verificare come mai Salvatore non si fosse presentato stamattina nel negozio di telefonia e strumenti musicali che i due gestivano insieme a Cosenza. L’uomo ha bussato alla porta d’ingresso dell’abitazione del fratello, senza ricevere risposte, ed ha chiamato i vigili del fuoco per farsi aprire la porta. Dopo che i vigili l’hanno sfondata sono stati trovati i quattro cadaveri.
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