GIRO D’ITALIA/ Torino incorona lo squalo del ciclismo, Vincenzo Nibali: “Che folla…Emozione indescrivibile!”

 bettinidi Mario Medori/

È uno “Squalo” raggiante di gioia quello che alza al cielo a Torino il “Trofeo Senza Fine” assegnato al vincitore del Giro d’Italia: “È stata un’emozione bellissima per tutto il percorso, e poi entrare sul circuito e vedere quella folla così numerosa è stato davvero indescrivibile. Ho dato uno sguardo per cercare di guardare tutti perché non volevo perdere l’attimo. Sono grandi emozioni che condivido con la mia famiglia che è partita ieri sera per venirmi a trovare”. Ma è anche uno “Squalo” che non dimentica i momenti duri: “Ci sono state giornate che non abbiamo passato tanto bene… È facile giudicare e nascondersi dietro una tastiera, poi dipende come tutto viene raccontato. Prima della cronoscalata non ho detto che ho avuto problemi gastrointestinali perché non ho voluto dare degli assist ai miei avversari. Come affronterò il Tour? Intanto pensiamo a recuperare le energie. L’Olimpiade? È un percorso molto difficile, si correrà in cinque uomini, ci giochiamo tutto in giorno ma cercheremo di avere una grandissima squadra”.

Festa a casa Nibali. Una trionfo condiviso con i genitori, la moglie Rachele e la figlia Emma Vittoria, tutti insieme sul traguardo piemontese. La madre del messinese rivela: “Ci speravamo, conosciamo la potenzialità di Vincenzo, sappiamo che quando si mette un obiettivo in testa non lo molla. Era arrabbiato per il modo in cui si erano svolte le prime due settimane e non sapeva nemmeno perché…”. Papà Salvatore rivela invece un segreto: “Tre giorni fa ho sentito Vincenzo al telefono e io gli ho detto che le pedivelle 175 secondo me erano un po’ lunghe. Lui mi ha risposto: ‘Papà non lo dire a nessuno, è un segreto, domani le faccio cambiare’. E da lì in poi infatti ho visto che aveva una pedalata molto più fluida…”.

Un trionfo di gruppo. Una gioia indescrivibile, si è detto (nella foto Bettini-Gazzetta dello Sport: Nibali sul podio). Per Nibali e per tutta l’Astana, come rimarca anche il d.s. Martinelli: “Oggi sono veramente felice, quanto si gode quando si prende la maglia l’ultimo giorno… Andalo è stato il giorno più difficile ma il resto è storia”. Poi interviene anche il preparatore dello Squalo, Paolo Slongo: “Il ritiro? I momenti difficili? Se gli esami avessero evidenziato un virus o qualcosa che gli dava problemi saremmo stati obbligati a una determinata scelta… Oltre agli esami aveva avuto una nottata difficile prima della crono con un po’ di dissenteria. Una serie di cose che ci hanno fatto passare due o tre giorni un po’ difficili ma siamo stati bravi…”.

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