In occasione del Festival del Giornalismo d’inchiesta, in programma nelle Marche da domenica 24 settembre e sabato 30 in quattro location (Castelfidardo, Filottrano, Osimo e Ancona), il premio “Giornalisti in prima linea” sarà assegnato quest‘anno ad Alberto Matano (foto) per il programma “Sono innocente”, andato in onda quest’anno su Rai 3. La consegna avverrà la sera di giovedì 28 settembre all’hotel “La fonte” di Osimo.
La notizia merita una particolare segnalazione perché quel programma ha messo a nudo per la prima volta coraggiosamente ed efficacemente il problema degli errori giudiziari in Italia, errori di cui sono rimaste vittime persone risultate poi inequivocabilmente innocenti, ma dopo traversie d’ogni genere, sofferenze, mortificazioni, enormi danni morali e materiali – che hanno colpito anche i loro familiari – durati in alcuni casi anche molti anni.
Alberto Matano ha portato sullo schermo, a raccontare le loro storie, queste persone trasformate – da investigatori e giudici spesso prevenuti, o semplicemente incapaci, o influenzati dalla necessità di appagare il “desiderio di giustizia a tutti i costi” dell’opinione pubblica – in “mostri sbattuti in prima pagina”.
“Sono innocente” è un programma che ha avuto buoni ascolti nonostante la non propizia collocazione nel palinsesto Rai, ma che andrebbe riproposto in replica in prima serata e dovrebbe essere materia obbligatoria di studio e di seria riflessione per poliziotti, carabinieri e magistrati sia inquirenti che giudicanti, ma anche per cronisti, direttori di giornali e, soprattutto, conduttori di programmi televisivi che spesso trattano i fatti della cronaca lasciando che improvvisati “esperti” trancino giudizi ed emettano “sentenze” con sconcertante superficialità. (e. s.)
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