GOVERNO, DECRETO AIUTI/ Bonus da 200 euro una tantum per dipendenti e pensionati con redditi fino a 35mila euro. Accise carburanti: taglio fino all’8 luglio. Draghi: “Strumenti eccezionali per affrontare l’aumento dei prezzi causato dalla guerra”. All’interno le principali misure adottate dal Consiglio dei Ministri

di MARIO MEDORI/ Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto aiuti, che contiene le misure in favore di famiglie e imprese per fronteggiare la crisi dovuta alla guerra in Ucraina. Sono stati stanziati interventi da 14 miliardi di euro (più del doppio di quanto preventivato fino alla vigilia) senza scostamento di bilancio. I ministri del M5s non hanno partecipato al voto, per esprimere la loro contrarietà sulla norma relativa ai rifiuti di Roma, in particolare sulla possibilità di realizzare un termovalorizzatore.

Bonus da 200 euro per redditi fino a 35mila euro. Con il decreto aiuti arriva un contributo una tantum da 200 euro per dipendenti e pensionati fino a 35mila euro di reddito. Tale bonus di sostegno, che riguarda 28 milioni di italiani, sarà attivo da giugno-luglio. “Non appena tecnicamente possibile”, precisa il ministro dell’Economia Daniele Franco.

Fondo bus-metro per studenti e lavoratori. Su questo il ministro del Lavoro Andrea Orlando spiega: “Interviene sulle fasce più deboli di pensionati e lavoratori, riequilibrandoli rispetto allo shock che la crisi ha avuto e rispetto ai sovraprofitti. E’ prevista un’estensione, con esito sociale positivo, della platea delle persone beneficiarie del bonus energia con le famiglie numerose e c’è poi un fondo per un supporto a studenti e lavoratori sui trasporti pubblici che consente uno sconto sugli abbonamenti e questo attenua l’effetto sui salari più bassi”.

La tassa su extra-profitti sale al 25%. Le misure, molto ampie, spaziano poi dalla proroga del taglio delle accise sui carburanti all’allungamento dei termini per accedere al Superbonus per le villette, dagli aiuti alle imprese più colpite dalla guerra a norme per adeguare i costi degli appalti pubblici, per far fronte agli aumenti eccezionali dei materiali. Tutto questo anche grazie all’aumento della tassa sugli extra-profitti realizzati dalle grandi aziende energetiche che sale dal 10% al 25%.

Le parole di Mario Draghi. Il premier al termine del Consiglio dei Ministri in conferenza stampa ha detto: “Un provvedimento molto articolato, che ha l’obiettivo di difendere il potere di acquisto delle famiglie, dei più deboli e la capacità produttiva delle imprese. I provvedimenti presi affrontano il caro-vita, l’accelerazione dei prezzi dipende in larghissima misura dai prezzi dell’energia. E questo significa che si tratta di una situazione temporanea che va affrontata con strumenti eccezionali”.

Commenta per primo

Lascia un commento