Grande manifestazione oggi a Roma di solidarietà con l’Ucraina e di condanna per la guerra che Putin ha mosso contro il popolo ucraino. Una manifestazione che ha avuto come protagonista la Cgil, ma promossa dalla ‘Rete Pace e disarmo‘, che ha avuto come teatro la piazza San Giovanni, gremita da migliaia di dimostranti partiti da Piazza della Repubblica con alla testa una lunga bandiera con l’arcobaleno della pace.
I manifestanti hanno osservato un minuto di silenzio e poi hanno rivolto un lungo applauso in segno di solidarietà al popolo ucraino. “La guerra non si combatte con la guerra. È il momento non di armare ma di disarmare il mondo. È il momento che l’Onu faccia la sua parte” con un coinvolgimento diretto nelle trattative tra Russia e Ucraina per il cessate il fuoco. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
Mentre Landini iniziava a parlare dal palco un gruppo di manifestanti ha iniziato a urlare: “Basta. Fuori l’Italia dalla Nato“. In piazza San Giovanni anche una delegazione del Pd: Peppe Provenzano; Marco Furfaro e Gianni Cuperlo, il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, il parlamentare Stefano Fassina e l’euro deputato Massimiliano Smeriglio.
Un appuntamento alternativo alla manifestazione di Roma per la pace ha creato un po’ di tensione. I Ragazzi del gruppo studentesco ‘Osa’, esponenti di USB e di Potere al Popolo, hanno dato il via ad un sit in alternativo in piazza dell’Esquilino. Una contro-manifestazione a quella della Rete Pace e disarmo. “Non vogliamo stare con chi legittima la scelta del governo di inviare armamenti in Ucraina. Questa è una guerra della Nato”, gridano alcuni studenti. Durante il passaggio del corteo della rete pacifista si è creata quindi un po’ di tensione quando i ragazzi del gruppo Osa, con i megafoni, hanno iniziato ad intonare un coro contro la Nato, un signore si è così staccato dal corteo e gli è andato contro con la bandiera dell’Ucraina urlando: “Vergognatevi ci stanno bombardando”.
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