Grande manifestazione a Roma promossa dalla “Rete pace e disarmo” a Roma contro la guerra di Putin all’Ucraina

(foto Ansa di Claudio Peri)

Grande manifestazione oggi a Roma di solidarietà con l’Ucraina e di condanna per la guerra che Putin ha mosso contro il popolo ucraino. Una manifestazione che ha avuto come protagonista la Cgil, ma promossa dalla ‘Rete Pace e disarmo‘, che ha avuto come teatro la piazza San Giovanni, gremita da migliaia di dimostranti partiti  da Piazza della Repubblica con alla testa una lunga bandiera con l’arcobaleno della pace.

I manifestanti hanno osservato un minuto di silenzio e poi hanno rivolto un lungo applauso in segno di solidarietà al popolo ucraino. “La guerra non si combatte con la guerra. È il momento non di armare ma di disarmare il mondo. È il momento che l’Onu faccia la sua parte” con un coinvolgimento diretto nelle trattative tra Russia e Ucraina per il cessate il fuoco. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.

Il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, durante la manifestazione di Roma per la pace (foto Ansa di Claudio Peri) 

Mentre Landini iniziava a parlare dal palco un gruppo di manifestanti ha iniziato a urlare: “Basta. Fuori l’Italia dalla Nato“. In piazza San Giovanni anche una delegazione del Pd: Peppe Provenzano; Marco Furfaro e Gianni Cuperlo, il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, il parlamentare Stefano Fassina e l’euro deputato Massimiliano Smeriglio.

Un appuntamento alternativo alla manifestazione di Roma per la pace ha creato un po’ di tensione. I Ragazzi del gruppo studentesco ‘Osa’, esponenti di USB e di Potere al Popolo, hanno dato il via ad un sit in alternativo in piazza dell’Esquilino. Una contro-manifestazione a quella della Rete Pace e disarmo. “Non vogliamo stare con chi legittima la scelta del governo di inviare armamenti in Ucraina. Questa è una guerra della Nato”, gridano alcuni studenti. Durante il passaggio del corteo della rete pacifista si è creata quindi un po’ di tensione quando i ragazzi del gruppo Osa, con i megafoni, hanno iniziato ad intonare un coro contro la Nato, un signore si è così staccato dal corteo e gli è andato contro con la bandiera dell’Ucraina urlando: “Vergognatevi ci stanno bombardando”.

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