Grande partecipazione di folla al corteo “arcobaleno” di Roma con i 34 carri radunatisi in Piazza della Repubblica da dove si sono mossi per sfilare poi nel centro della capitale fino ai Fori Imperiali. Si formato così un lungo corteo colorato, con musica a tutto volume e le hit della Carrà. Centinaia le bandiere arcobaleno, le corone fiorate, gli striscioni e i cartelloni, a tratti polemici, com’è nella tradizione di questa giornata, che inneggiano alla tutela dei diritti della comunità Lgbtqia+, e non solo. Lo slogan di quest’anno è “Queeresistenza“. .
Si tratta della prima manifestazione che si svolge da quando si è insediato il governo Meloni, con la presidente con Consiglio e i membri del suo governo, dichiaratamente di destra, quasi tutti schierati contro la pratica dell’utero in affitto e la trascrizione dei bambini delle famiglie arcobaleno.
Al corteo presenti anche la segretaria del Pd, Elly Schlein, e il sindaco Pd di Roma, Gualtieri, che il giorno prima aveva ha registrato i figli di due coppie di mamme. “Le trascrizioni di atti all’estero sono legittime e doverose, altrimenti sarebbe una discriminazione. Non si capisce perché si può trascrivere il certificato di una coppia eterologa e non quello di una coppia coppia omosessuale“, ha affermato il sindaco. E, sollecitato sul fatto che qualcuno ha chiesto l’intervento del prefetto, ha risposto: “Sbagliano, le trascrizioni si fanno in tantissime città d’Italia. E’ una cosa normalissima” .
Mario Colamarino, portavoce del Roma Pride, a sua volta ha detto: “Oggi è una grande festa per tutta la nostra comunità e siamo quasi un milione, anzi lo spero perché quello che è successo questi con la vicenda del patrocinio (prima concesso e poi revocato dalla Regione Lazio) ha riacceso gli animi di lotta della nostra comunità Lgbt+”, ha detto
“Da oggi parte la resistenza della nostra comunità a questa destra, a questo governo e a Meloni. Quello che è successo con il patrocinio della regione Lazio è l’ennesima prova di quanto questa destra sia omofoba. È una vergogna. Questa piazza è piena di persone e di amore che è quello che dobbiamo contrapporre a chi vuole rendere invisibili, a chi vuole odiare e parlare male di noi – ha detto ancora Colamarino – Quindi dobbiamo essere fieri di chi siamo: oggi festeggeremo e saremo noi stessi”.
“E’ invece sbagliato che non ci sia la regione Lazio – ha detto ancora – Ci siamo con i nostri corpi e siamo qui in mezzo alle associazioni a supportare il Pride… Non dimentichiamo che quello che oggi governano l’Italia sono gli stessi che hanno affossato con un applauso, difficile da dimenticare, una legge di civiltà come la legge Zan. Una legge che c’è in tutto il resto d’Europa, una legge contro l’odio e le discriminazioni anche sull’orientamento sessuale che c’è in tutta i paesi d’Europa”.
“E’ sempre importante essere qui perché il diritto di essere se stessi è una battaglia che dovrebbero fare tutti”, ha detto il deputato del Pd ed ex presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Viviamo nel tempo dell’intolleranza, dell’odio e della violenza e quella è una brutta società-ha aggiunto-Nella società del rispetto e della salvaguardia delle differenze vivono tutti meglio”.
”A livello politico qualunque diritto è sempre divisivo, in tutta la mia vita ho sempre detto questo e non mi impressiona. La società è già andata avanti, è la politica che arranca sui diritti. L’unica alternativa che hanno è: o proibirli o ignorarli, affrontare i diritti mai”. Queste le parole di Emma Bonino, leader di Più Europa, presente al Roma Pride Pride 2023 con un suo carro. A bordo, oltre alla leader, il segretario Riccardo Magi, il deputato Benedetto Della Vedova, la tesoriera Carla Taibi, il vicesegretario Piercamillo Falasca, dirigenti e militanti del partito. Sul carro anche il giornalista e divulgatore scientifico, Alessandro Cecchi Paone con il compagnoSimone Antolini.
“Sono veramente felice perché questa è la prima volta che partecipiamo con le nostre bandiere, non l’abbiamo mai fatto per correttezza perché è la manifestazione di tutte e tutti”. Lo ha detto la senatrice del M5S, Alessandra Maiorino, in piazza per il Roma Pride. “Però riteniamo- ha aggiunto- che in questa circostanza sia importante dare un sostegno che sia visibile visto che la comunità Lgbt è sotto attacco”.
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