di MARIO MEDORI/ Fino a sabato, attraverso i suoi profili social ha seguito la cavalcata delle azzurre ai Mondiali in Giappone, tifando per loro nella speranza che l’Italia vincesse quell’oro vinto nel 2002 dall’Italvolley donne, dove lei era uno dei pilastri del meraviglioso gruppo guidato da coach Marco Bonitta. Purtroppo, Sara Anzanello è morta oggi a 38 anni dopo una lunga malattia. Le tappe del calvario: nel 2013, durante l’avventura in Azerbaigian all’Azerreyl Baku, viene ricoverata a Milano per essere sottoposta a un trapianto di fegato. L’intervento riesce e nel 2014-2015 torna nel mondo della pallavolo lavorando come supporto team manager per il Club Italia, impegnato in Serie A2. Nella stagione successiva torna in campo a Novara, in B1, ma l’anno dopo è costretta al ritiro. Oggi la terribile notizia che ha scosso tutto il mondo della pallavolo e dello sport in generale.
Tanti i messaggi di cordoglio. Sui profili social delle pallavoliste azzurre sono iniziati i messaggi d’affetto verso una compagna che non si è mai tirata indietro per gli altri. “Non ci sono parole in questi momenti. Anza, sarai sempre nel cuore”, scrive Nadia Centoni. Anche i vertici federali del volley italiano hanno voluto ricordare la Anzanello, il presidente Pietro Bruno Cattaneo commenta: “E’ una notizia davvero sconvolgente. Sara era una ragazza davvero speciale che sembrava essere riuscita a vincere la sua personalissima battaglia; ma purtroppo le cose non sono andate come noi tutti speravamo. Oltre che essere stata un’atleta di primissimo livello, era una persona eccezionale. Anche lei faceva parte della nostra famiglia dato che apparteneva a quella generazione di ragazze che hanno fatto parte del Club Italia e non a caso la Fipav la volle nuovamente con sé qualche anno fa. A nome di tutta la Federazione voglio mandare ai suoi cari e alla sua famiglia un sincero abbraccio e le più sentite condoglianze”.
Il comunicato della Legavolley femminile che riassume la splendida carriera di Sara. Nella nota si legge: “Il Presidente Mauro Fabris, il Consiglio di Amministrazione, lo Staff e tutte le Società della Lega Pallavolo Serie A Femminile piangono la scomparsa di Sara Anzanello, tra le pallavoliste più apprezzate e vincenti degli ultimi 20 anni. Nata a San Donà di Piave nel luglio del 1980, esordì in Serie A a Novara nemmeno ventenne. All’Agil Volley, poi Asystel, legò gran parte della sua carriera, conquistando una Coppa Italia, due Supercoppe Italiane, una Coppa CEV e due Top Teams Cup. Nel 2009 passò a Villa Cortese, dove vinse due Coppe Italia e raggiunse per due volte la Finale Scudetto. Nel 2011-12 si trasferì all’estero, in Azerbaijan, nell’Azerrail Baku. Straordinari i risultati ottenuti con la Nazionale: Sara fece parte della squadra che vinse i Mondiali nel 2002, quindi partecipò ai successi in Coppa del Mondo nel 2007 e nel 2011, ottenendo numerose altre medaglie tra Europei e World Grand Prix. Nel 2013 il primo improvviso stop all’attività agonistica e una lunga battaglia per sconfiggere l’epatite fulminante e sostenere il trapianto di fegato a cui dovette sottoporsi. Riuscì a tornare al suo amore, la pallavolo, dapprima come team manager del Club Italia nel 2015, quindi in campo con la formazione di B1 dell’Igor Volley Novara. Dopo l’operazione divenne testimonial di numerose campagne a favore della donazione degli organi e si impegnò socialmente in progetti per la formazione dei giovani sportivi. In occasione delle gare di Serie A1 e Serie A2, in programma nel prossimo weekend, SaraAnzanello sarà ricordata su tutti i campi con un minuto di raccoglimento”. Ciao Anza.
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