I militanti M5S di nuovo chiamati da Grillo al voto via web e senza preavviso dalle 10 alle 19 dell’8 gennaio e dalle a0 alle 12 di lunedì 9: devono pronunciarsi sulla proposta di scegliere quale futuro avrà il Movimento nel parlamento europeo di Strasburgo, cioè in quale gruppo dovranno confluire i propri eletti.
Attualmente il gruppo M5s aderisce all’Efdd (gruppo di cui fanno parte l’Ukip, cioè il partito di Nigel Farage, e la Lega); Grillo ha deciso che è meglio uscirne e propone la scelta tra l’Alde(“gli unici ad aprire un dialogo con noi”), e il Misto (ma non essere in un gruppo vuol dire non contare, è l’avvertimento).
“Alde – spiega nel suo blog Beppe Grillo – conta 68 eurodeputati e con la presenza del M5S diventerebbe la terza forza al Parlamento europeo”. Quindi il Movimento potrebbe così “acquisire un peso specifico nelle scelte che si prendono. Significa – spiega – di rappresentare l’ago della bilancia: con il nostro voto potremo fare la differenza e incidere sul risultato di molte decisioni importanti per contrastare l’establishment europeo. Non rinneghiamo le scelte del passato”, ma “affrontiamo nuove sfide con maggiore determinazione”.
Immediata e irritata la reazione di Salvini. Il leader leghista dice: “Incredibile il voltafaccia europeista di Grillo! Per qualche poltrona in più a Bruxelles, i 5stelle abbandonano un gruppo euroscettico per entrare nell’Alde, il gruppo più favorevole all’Europa dell’euro, delle banche, delle lobby e dell’immigrazione”. Di segno opposto la reazione di Forza Italia, che apprezza la scelta di Grillo. Delle perplessità, comunque, ha destato la proposta all’interno dei gruppi pentastellati sia del parlamento europeo sia del parlamento nazionale, soprattutto per l’assenza di un dibattito preventivo.
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