di LUCA DELLA MONICA – Il Movimento 5 stelle si è ricompattato intorno alla figura del sindaco di Roma, Virginia Raggi, e alla sua giunta dopo un intervento di Beppe Grillo a Nettuno, dove si è svolta – con la partecipazione del “direttorio” nazionale del partito – la manifestazione conclusiva del giro d’Italia in motocicletta compiuto da Di Battista a sostegno del No al referendum costituzionale.
Su quali basi è avvenuto il ricompattamento? Eccole in sintesi.
1. Il Movimento conferma la fiducia nella Raggi.
2. La Raggi conferma la sua fiducia all’assessore all’Ambiente, Paola Muraro, la cui sorte – ha precisato – non può essere decisa dai giornali o dai partiti, ma dai magistrati che si occupano dell’indagine sulla passata gestione dei rifiuti a Roma e che non hanno fatto ancora sapere di che cosa l’assessore, ex consulente dell’Ama, potrebbe essere chiamata a rispondere. Nell’attesa di questi chiarimenti la Muraro resta al suo posto.
3. Rimane al suo posto, come voluto dal sindaco, anche in neo assessore al Bilancio, De Dominicis, che aveva avuto l’ingenuità (ma anche l’onestà) di affermare in una intervista che il suo nome era stato segnalato alla Raggi dall’avvocato Sammarco, fratello del titolare dello studio legale presso il quale Virginia Raggi aveva fatto il praticantato da avvocato.
4. Il sindaco ha accettato di ridimensionare il ruolo delle sue figure di vertice di cui si era circondata, cioè il vice capo di gabinetto, Marra, e il capo della segreteria politica, Romeo, destinati ad altro incarico.
5. A Nettuno un membro di primo piano del “direttorio” nazionale del M5s, Di Maio, dopo aver chiesto scusa per l’errore commesso nel valutare la segnalazione della Raggi sulla Muraro, ha annunciato ufficialmente e definitivamente il No alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, per dare precedenza e impegno totale ai problemi della città che si trascinano da anni.
Ciò non significa che si placheranno le polemiche sui giornali e cesseranno o si attenueranno le campagne giornalistiche e gli attacchi dei partiti di opposizione alla giunta pentastellata. Anzi, il no alle Olimpiadi renderà più accanita la campagna giornalistica contro la Raggi e la sua squadra. E bisognerà vedere se il M5s manterrà la compattezza invocata da Grillo e se l’amministrazione capitolina saprà “tenere botta”, come molti cittadini romani sperano.
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