HA DA PASSA’ ‘A NUTTATA

ORA di puntadi NUCCIO FAVA –

Siamo alle solite: rottamazione e anticorruzione sembrano ferri vecchi se l’affittopoli romana colpisce severamente il partito democratico con la magra consolazione che c’è dentro pure Marino. Renzi aveva nominato commissario il presidente del Pd Orfini. Compito arduo il suo dopo “mafia capitale” devastante anche per gli esponenti Pd inquisiti. Su affittopoli non si è ancora capito cosa pensi e cosa intenda fare il presidente segretario. Sono arrivate le primarie per la scelta dei candidati, complicate specie a Milano. A Napoli e Roma il Pd arriva squassato e diviso senza alcuna inventiva. Opinione pubblica ed elettorato si sentono smarriti e arrabbiati. Con la prospettiva di una desertificazione della partecipazione al voto senza precedenti. Per chi puntava al Pdn – partito della nazione -, l’equivalente del Pdr – partito di Renzi, come preferisce chiamarlo il professor Diamanti, immaginando una vittoria trionfale nel referendum sulle riforme istituzionali – non è una prospettiva rassicurante. Né credo sposterà molto la decisione del ministro Franceschini che ha stabilito per il 22 di ottobre di ogni anno ingresso gratis ai teatri. Non manca qualche intento propagandistico, mentre sarebbe stato meglio impostare una seria politica di educazione allo spettacolo, all’arte e alla musica.

Urge però soprattutto la scadenza delle cosiddette ”unioni civili”. Confusamente sembrava che carboni ardenti bruciassero sotto la senatrice Cirinnà , in compagnia del capogruppo Zanda e della vice segretaria Serracchiani, timorosi di non risultare abbastanza laici, aperti agli sviluppi delle unioni gay in Europa e nel mondo. Assente però ogni tentativo di dialogo, con il prevalere di un clima da braccio di ferro. Singolare tuttavia la posizione riservata e non interventista del presidente del Consiglio, in genere non avaro di dichiarazioni a destra e a manca, si tratti delle disinvolte polemiche europee, degli scavi di Pompei, delle eccellenze italiane nel mondo. Non mi pare ci siano stati sforzi significativi per illustrare le ragioni, la delicatezza e la portata complessiva della materia. Specie riguardo alle adozioni per le coppie gay, con perplessità e divisioni anche da parte del mondo scientifico, tra pediatri e psichiatri infantili. Anche questo elemento non secondario conferma che si è guardato soprattutto alla fretta e alla rapidità di concludere, contraddette però dalle giornate di vacanza al Senato sino a martedì.

Una nuova brutta pagina della politica e della Rai tv. Il servizio pubblico, versione renziana, ha preferito dedicare una serata a san padre Pio in processione verso Roma e ignorare l’esame e l’approfondimento di un tema che non spetta ai santi affrontare. Spetta alla responsabilità laica della politica, riuscendo a farsi comprendere dalla pubblica opinione senza preoccuparsi solo di Sanremo con relativi costi e banalità.

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