Diceva di vantare un credito nei confronti dei cognati per la casa che aveva loro costruito alcune decine di anni fa, non riuscendo ad avere quei soldi ha incendiato l’immobile ed è morto asfissiato. Il protagonista è Gaetano Pedalino, artigiano edile, 69 anni, di Camporosso (Imperia).
L’incidente questa mattina in via Sant’Anna a Ventimiglia. Nel rogo sono rimasti ustionati anche i due coniugi: Rosina Natale, 65 anni (sorella della moglie di Pedalino), ha ustioni gravi ed è ricoverata al Centro Grandi ustionati di Sampierdarena (Genova); e Rosario Lombardo, 65 anni, che si è ustionato una mano ed è stato già dimesso dall’ospedale di Bordighera.
Pedalino, stufo di aspettare quei soldi, che secondo la coppia non erano dovuti (la somma non è quantificata), è andato dai cognati, ha sfondato la porta di casa e ha appiccato il fuoco in mansarda, ma è rimasto intrappolato ed è morto. La coppia aveva deciso di vendere l’immobile per dare comunque dei soldi all’uomo per mantenere la pace in famiglia.
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