I GOGOL BORDELLO A VILLA ADA/ Il mondo esplode nell’estate romana

di FEDERICO BETTA –

Che cosa c’entra uno scrittore russo dell’ottocento con una band gipsy punk di New York? A prima vista niente, ma ascoltando le parole del leader dei Gogol Bordello è chiaro che il loro nome non poteva esser che quello. Nikolai Vasilievich Gogol è nato in Ucraina e, scrivendo in russo, ha mescolato realismo socialista, surrealismo e grottesco, per disseminare la cultura zarista con tradizioni e folklore ucraino. Ed è con questo tributo alla loro terra d’origine che i Gogol Bordello hanno invaso il mondo anglofono con la potenza di un’epica zigana.

Il frontman Eugene Hütz, che salta sul palco a petto nudo come quel menestrello mangia fuoco di Iggy Pop al tempo dei The Stooges, è emigrato negli stati uniti dopo la tragedia di Černobyl’ nel 1986. Nella scena punk americana ha conosciuto altri espatriati dell’est europeo e russo e ha dato vita a un gruppo che odora tanto di steppa ukraina quanto di melting-pot internazionale.

Visti a Roma, nell’oasi del parco di Villa Ada durante la rassegna Villa Ada Incontra il mondo, i Gogol Bordello mescolano tradizione e innovazione, il punk dei Clash con il rock sudamericano di Karamelo Santo, l’energia clandestina di Manu Chau al blues, le schitarrate elettriche alle ballate intime e distortissime. Con la loro miscela di letteratura e vita dissipata, la band coreaografa al millimetro uno spettacolo trascinante e, nonostante i contro tempi e le armonie spezzate, la loro musica riesce a far saltare il pubblico grazie a una ska indiavolata.

Le loro canzoni urlate col cuore sono invase da grida indiane e rumori della giungla, da versi di animali, ululati, corvi e gorilla rabbiosi. I testi e le atmosfere sono immersi nell’alcool, pieni di amore e dolore, pazzia e tanta tenerezza.

In due ore di gipsy power, il pubblico ha anche avuto il tempo di commuoversi cantando la notissima Start wearing purple (uscita dalla colonna sonora del film Ogni cosa è illuminata) e rivivendo insieme l’avventura rocambolesca di un emigrante ucraino bloccato in Italia in attesa del visto per gli States: Santa marinella è un tributo al nostro paese, difficile e bellissimo, piena di parolacce, rabbia, piazze incantante e sole che ti stordisce.

Villa Ada incontra il mondo, la rassegna estiva con venticinque anni di storia, continua fino al 2 agosto. Tra i concerti serali, per gli amanti del rap, ci saranno Mezzo Sangue, Tedua, Nitro e Capo Plaza. Per chi invece è stanco del solito teatro comico, il 29 luglio arriverà il più grande comico morente: Nicola Vicidomini in Veni Vici Domini.

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