Dopo 6 giorni di protesta in tutta Italia culminati nella manifestazione di ieri a Roma sfociata in momenti di tensione, tafferugli, a tratti vera e propria guerriglia urbana tra Momtecitorio e la sede del Pd in largo del Nazareno, i tassisti sono ritornato oggi al lavoro. E’ la decisione condivisa con il governo in un incontro che si è tenuto ieri sera al ministero dei trasporti, sottoscritta da tutte le 21 sigle della categoria, secondo quanto ha resto noto il viceministro Riccardo Nencini.
Le proteste dei tassisti non fermano però la corsa del decreto “milleproroghe” che si avvia al voto di fiducia alla Camera oggi stesso. Il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio , al termine di una lunga mediazione ha trovato l’intesa proponendo due decreti, uno per il riordino del settore e l’altro per la lotta all’abusivismo. Una soluzione che superi quindi di fatto il contenuto dell’emendamento al “milleproproghe”, presentato a firma di Linda Lanzillotta, che ha scatenato la protesta. I decreti dovranno includere tutti i temi, già concordati con le categorie a suo tempo, tra cui miglioramento del sistema di programmazione e organizzazione su base territoriale, regolazione e salvaguardia del servizio pubblico, necessità di migliorare i servizi ai cittadini, evoluzione tecnologica del settore, lotta all’abusivismo, migliore incontro tra domanda e offerta. “L’impegno è a iniziare subito i lavori e a concluderli con la stesura dei testi entro un mese”, ha spiegato il ministero precisando che tutte le 21 sigle hanno siglato il verbale. Oggi si svolgono le assemblea delle diverse sigle.
La trattativa al ministero si è svolta con i tassisti asserragliati davanti al ministero con fumogeni e bombe carta in piazza di Porta Pia. Comunque le violenze si sono fermate dopo l’appello lanciato dalla sindaca Virginia Raggi dopo aver espresso la solidarietà alla categoria.
E a proposito di queste violenze (di cui abbiano riferito in altro articolo) va precisato che sono stati quattro i fermati per i disordini a Roma: tra questi due appartenenti a Forza Nuova tra cui il leader romano Giuliano Castellino. Fermato anche il responsabile del lancio della bomba carta nei pressi di Montecitorio che ha danneggiato alcuni vetri. Al vaglio la posizione dell’uomo fotografato con il tirapugni (a lato la foto Ansa di Massimo Percossi) durante i disordini davanti alla sede romana del Pd.
La mobilitazione a Roma si è tra l’altro allargata anche alla categoria degli ambulanti che protestano contro la direttiva Bolkestein.
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