Ieri Milos Forman, oggi Vittorio Taviani: due gravi perdite per il cinema nell’arco di poche ore. Due grandi registi, due splendide carriere coronate da riconoscimenti internazionali.
Nel Connecticut è morto a 86 anni il regista ceco Milos Forman, due volte premio Oscar, nel 1976 per Qualcuno volò sul nido del cuculo il film con Jack Nicholson che ha raccontato il disagio degli istituti psichiatrici, e poi nel 1985 con Amadeus, due film per i quali vinse anche due Golden Globe. A questi se ne aggiunge un terzo, ottenuto nel 1996, per Larry Flynt – Oltre lo scandalo.
A dare la notizia della morte, avvenuta ieri dopo una breve malattia, è stato un comunicato dell’agenzia Ctk, che cita la moglie del regista, Martina Formanova. Nato in una piccola città ad est di Praga, Jan Tomas Forman (questo il suo vero nome) aveva perso entrambi i genitori nei campi di concentramento nazisti. Dopo l’invasione della Cecoslovacchia da parte delle truppe del patto di Varsavia, scelse l’esilio in Francia, poi dagli anni ’70 l’America.
Vittorio Taviani è morto a Roma, all’età di 88 anni. Con il fratello Paolo ha firmato capolavori della storia del cinema italiano da Padre Padrone (Palma d’oro a Cannes nel ’77) a La Notte di San Lorenzo a Caos fino a Cesare deve morire (Orso d’oro a Berlino). La triste notizia è stata data all’ANSA da una delle figlie, Giovanna. Per volontà della famiglia non ci saranno camera ardente né funerali, ma il corpo del regista verrà cremato in forma strettamente privata.
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