di MARCO VALERIO/ Il Covid-19 non ferma la tradizionale Dakar. Salvo imprevisti dell’ultim’ora, la corsa del 2021 scatterà regolarmente il 2 gennaio con il prologo di Jeddah. Così come l’edizione dell’anno scorso anche questa si svolgerà integralmente in Arabia Saudita, ma il percorso risulta cambiato: non si affronterà più la Eastern Province, si procederà in senso antiorario e il finale non sarà più nella capitale Riad ma sempre a Jeddah. Inoltre ci si avvicinerà di più al confine settentrionale e quindi alla Giordania. Altre differenze riguardano le date e il cronometraggio: l’edizione 2021 infatti scatterà con un prologo di 129 km di cui solo 11 km cronometrati, previste inoltre 12 tappe (prologo escluso) per un totale di 7.646 km di cui 4.767 km cronometrati (nella foto Epa-Gazzetta.it un momento della Dakar 2020).
Il prologo di Jeddah. Si svolgerà a una trentina di chilometri dallo stadio intitolato a Re Abdullah ed è caratterizzato da piste sabbiose. Il 3 gennaio si scenderà a sud, fino a Bisha: 622 km di cui 277 km di speciale in cui sarà fondamentale la navigazione per districarsi tra le numerose intersezioni. Particolare attenzione andrà prestata ai tratti ricchi di pietre per evitare di perdere tempo per una foratura. Il 4 gennaio ci si muoverà invece in orizzontale con destinazione Wadi Ad-Dawasir: 685 km (457 km di speciale) caratterizzati dalle dune nel primo terzo della tappa. Il giorno dopo tappa ad anello con partenza ed arrivo a Wadi Ad-Dawasir, sfruttando la vastità dell’Empy Quarter, il più vasto deserto di sabbia al mondo.
Il 6 gennaio poi inizierà la risalita con la tappa più lunga delle 12 in programma: 813 km per raggiungere Ria, anche se la speciale è di 337 km. Si continuerà verso nord fino a Buraydah: 625 km (419 km di speciale) con dune e pietraie che rallenteranno le velocità degli equipaggi. L’8 gennaio si arriverà ad Ha’il dopo 655 km (485 km di speciale) interamente su sabbia. Una fatica enorme che se non altro sarà seguita dal giorno di riposo. Giusto il tempo di recuperare le forze ed effettuare le riparazioni più problematiche e via il 10 gennaio con la tappa Marathon fino a Sakaka, un tempo snodo per le vie carovaniere dalla Palestina al Kuwait. I chilometri sono 737 con 471 km di speciale e al termine.
Il gran finale. Il 13 gennaio si tornerà verso l’interno puntando su Al Ula: 583 km ma appena 342 km di speciale che però possono risultare decisivi per la navigazione tutt’altro che facile. Restano le ultime due tappe e sembrerebbe quindi fatta ma la penultima, fino a Yanbu, presenterà una speciale di 511 km (solo 46 km di trasferimento), per di più con un centinaio di chilometri di dune che potrebbero ribaltare la classifica. Chiusura il 15 gennaio con gli ultimi 452 km, la metà cronometrati, necessari per arrivare a Jeddah. Un gran bel tour-de force.
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