Il disastro della finta abolizione delle Province (ideata dal duo Renzi-Delrio) denunciato dal presidente dell’Upi

di LUCA DELLA MONICA – Il grande pasticcio della finta abolizione delle Province, ideato dalla genialità congiunta Renzi-Delrio –  che ha portato solo all’abolizione dei fondi che esse avevano a disposizione per svolgere servizi essenziali come, tra l’altro, la manutenzione di una rete stradale di 130 mila chilometri e di 5100 scuole superiori – sta provocando un disastro.

Il presidente dell’Upi Achille Variati (Foto Ansa di Angelo Carconi)

Lo ha denunciato oggi  il presidente dell’ Unione Province Italiane, Achille Variati (foto), aprendo a Bologna i lavori del seminario sullo stato della finanza di questi enti. “I servizi che non possono più essere svolti, perché le strade mettono a rischio gli automobilisti o le scuole non sono sicure, saranno chiusi”, ha detto Variati, aggiungendo: “Non possiamo essere noi a prenderci colpe delle scelte sbagliate di Governo e Parlamento, che non hanno voluto assicurare con la manovra le risorse necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini'”.

Dal 2013 al 2016 le entrate delle Province sono diminuite del 43% e la spesa complessiva si è quasi dimezzata, arrivando a -47%. L’82% delle entrate proprie vengono sottratte dai territori e trattenute nel bilancio dello Stato, invece di finanziare, come prescritto dall’art. 119 della Costituzione, i servizi locali. “Un quadro scoraggiante – ha detto Variati – che, oltre a rappresentare chiaramente lo stato di crisi finanziaria delle Province, dimostra come da tre anni a questa parte ci sia stato impedito di fare programmazione. La nostra capacità di investimento è crollata del 62% e il patrimonio pubblico che gestiamo, 130 mila chilometri di strade e tutte le 5.100 scuole superiori italiane, si sta deteriorando in maniera pericolosa. Per questo giovedì prossimo in Conferenza Stato-Città non intendiamo dare l’intesa sulla ripartizione dei fondi del tutto insufficienti riservati dalla manovra alla sicurezza di strade e scuole. Non vogliamo abituarci, come qualche volta ci sembra di cogliere nei nostri interlocutori istituzionali, a navigare tra le macerie”.

La superficialità, l’approssimazione, l’improvvisazione che hanno caratterizzato i tre anni di governo Renzi hanno dato questi risultati. C’è solo da aggiungere che a consentire che i guasti renziani potessero dispiegarsi tranquillamente ha contribuito un parlamento supino alla volontà propagandistica del “bomba” fiorentino e, in questo parlamento, una responsabilità determinante ha avuto la componente di sinistra del Pd, che ha votato ripetutamente la fiducia al governo in nome di una nefasta “disciplina” e di una fedeltà alla “ditta” che troppo tardi è stata interrotta da Bersani &C.

1 Commento

  1. Assurdo e inconcepibile. la gente che abbocca come trote all’esca poiche non sa nemmeno di cosa si parla… i servizi fondamentali che annaspano… la politica che davvero è scadente in un modo pauroso… se la sono presa con le province tutti quanti… PD…destre… Movimento 5 stelle … quando le province costavano 1 x cento sul bilancio ed erogavano servizi che né comuni né regioni possono erogare. Parlano di ITALIA SICURA e poi lasciano al caso 5100 scuole e 130.000 km di strade… dilettanti allo sbaraglio da mandare a casa subito e senza possibilità di vederli più! La politica italiana autonominata ha fatto più danni di decenni e decenni di vecchie Repubblica. Poi la cosa bella che il referendum è stato bocciato e nonostante il pasticcio colossale sulle province ancora governano e dicono che le province vanno finanziate. Sr fossi presidente di provincia dei partiti dell’attuale maggioranza di governo mi dimetterei come mi dimetterei se avessi votato si al referendum costituzionale e oggi mi metterei a protestare pro-province. Siamo in uno dei paesi più ridicoli del mondo… le province erano le strutture più utili altro che spreconi regioni e spesso inetti comuni. Si tengono migliaia di enti inutili che costano miliardi di miliardi e non servono a niente e poi il problema erano le province che oggi scoprite gestiscono servizi di fondamentale importanza per la nazione e che altri enti non sono in grado di gestire. Poi da regione a regione cambia la musica..prima di una materia sapevi x legge se era della provincia oggi regioni fanno in un modo e altre in dieci modi diversi complicando la vita alla gente e i servizi. Un pasticcio colossale. Spero che alle prossime elezioni politiche spariranno tutti i codesti che hanno creato questo caos. Per che si propone come nuovo e denigra le province si vada a infornare e non faccia populismo da 4 spiccioli xché il tempo poi arriverà per tutti… le scelte sbagliate si pagano…prims o poi la gente lo comprende e vi boccia. Abolite il parlamento e le regioni e l’Italia si salverà altro che utilissime province…

Lascia un commento