Il generale Khalifa Haftar ha lasciato Mosca senza firmare l’accordo di cessate il fuoco con il governo di accordo nazionale (GNA) guidato da Fayez al-Sarraj, che invece aveva firmato ieri. Haftar ha affermato, secondo Al Arabiya, che il documento proposto ignora molte richieste dell’esercito nazionale libico.
Così vanno in fumo tutti gli sforzi compiuti dai vari paesi (tra cui l’Italia) impegnatisi nel tentativo di riportare la pace in Libia.
Haftar aveva chiesto la notte di tempo per meditare sul testo dell’accordo del cessate il fuoco in Libia. “Si è preso questa notte per pensarci su, ma io sono fiducioso che domani sottoscriverà anche lui” aveva detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parlando ai giornalisti al Cairo nel rispondere alla domanda su cosa farà l’uomo forte della Cirenaica rimasto a Mosca dopo che il premier Fayez al-Sarraj ha firmato una bozza di accordo.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan – di fronte al voltafaccia di Haftar – ha promesso di “infliggere una lezione” al generale se dovesse riprendere i suoi attacchi.
In forse, adesso, anche la conferenza di Berlino sulla Libia, che si dovrebbe tenere il 19 gennaio come ha comunicato ufficiosamente la Germania ai Paesi partecipanti, tra cui l’Italia. Roma, attraverso il ministro degli Esteri Di Maio, aveva sollecitato più volte i tedeschi, anche in sede europea, ad indicare quanto prima una data per il summit.
Comunque il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha detto che la Russia proseguirà nei suoi sforzi per arrivare a un cessate il fuoco in Libia, ma “Se Haftar continua così, la conferenza di Berlino non avrà senso”, ha detto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu.
Commenta per primo