Sono in tutto circa 7 milioni le persone interessate dagli ordini di evacuazione emessi negli Stati Usa investiti dall’uragano Irma. “Non si sopravvive a questa tempesta. E’ una situazione potenzialmente mortale. Evacuate ora, non tra un’ora o stanotte. Andatevene ora”. Lo ha detto il governatore della Florida, Rick Scott, in conferenza stampa. Nel sottolineare che si è in uno stato di emergenza, il governatore ha detto che la Florida “è resistente, è infrangibile. Stiamo uniti ed aiutiamoci”.
Circa un milione di cubani, su una popolazione totale di 11 milioni, hanno già lasciato le proprie abitazioni per il passaggio dell’uragano, che si trova ora sull’isola. L’Alitalia ha sospeso i voli per l’Avana.
Questo uragano potrebbe risultare il peggiore nella storia degli Usa, in termini di costi economici e un incubo per le compagnie assicurative. Secondo gli esperti consultati da Bloomberg il conto finale potrebbe arrivare potenzialmente a 200 miliardi di dollari, superiore quindi all’uragano Katrina che colpì New Orleans nel 2005 con effetti devastanti pari a 160 miliardi di danni e oltre 1800 vittime accertate. L’uragano Irma, spiega a Bloomberg Chuck Watson, analista della Enki Research, potrebbe facilmente raggiungere i 135 miliardi di danni spingendosi fino a quota 200 miliardi con effetti dirompenti sui bilanci e la tenuta delle compagnie di assicurazione.
Intanto il governatore dell’Alabama Kay Ivey ha emesso lo stato di emergenza in vista dell’arrivo di Irma, previsto in Alabama e in Georgia per lunedì mattina. Sono attese forti piogge e forti venti e anche se sarà soltanto la coda di Irma ad abbattersi sull’Alabama, che verrà risparmiato dall’impatto più forte, Ivey prevede che alcune conseguenze saranno inevitabili.
Le autorità della Florida hanno chiesto a 5,6 milioni di abitanti, pari al 25% della popolazione dello Stato, di lasciare le proprie case in vista dell’arrivo dell’uragano. Secondo quanto riporta la Bbc online, Irma dovrebbe arrivare in Florida domenica mattina alle 8:00 (le 14:00 in Italia) per proseguire il suo cammino verso nord fino ad arrivare in Georgia tra lunedì e martedì e in Tennessee tra martedì e mercoledì. L’uragano, che attualmente si trova su Cuba, ha provocato almeno 20 vittime nei Caraibi ed è seguito – a est – dall’uragano Jose di categoria 4, ovvero con venti fino a 240 chilometri orari. Jose sembra seguire la traiettoria di Irma e adesso si trova davanti alle coste orientali di Martinica.
Il governatore della Florida, Rick Scott, aveva già ordinato la chiusura di tutte le scuole, i campus universitari e gli uffici pubblici nell’intero stato, in vista dell’arrivo dell’uragano. Traffico da incubo nel sud dello Stato, dove almeno mezzo milione di persone è in fuga. In seguito all’ordine di evacuazione di tutta l’area strade e autostrade sono in queste ore intasate e le stazioni di servizio aperte prese d’assalto prima che possano finire le scorte di carburante. In molte zone la circolazione è per lunghi tratti paralizzata.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha lodato su Twitter la guardia costiera che ha “salvato oltre 15mila vite la scorsa settimana con Harvey. Irma potrebbe essere anche peggiore. Amiamo la nostra Guardia costiera!”, ha scritto, ma ha avvertito che “L’uragano Irma è di proporzioni epiche, forse maggiore di quanto abbiamo mai visto. Mettetevi in salvo e via dal suo percorso, se possibile. La G (guardia costiera ndr) federale e pronta!”
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