E’ attualmente all’esame del Senato un emendamento del governo al decreto legge Enti Locali che prevede tagli agli stipendi dei medici in caso di prescrizioni eccessive o inappropriate per visite specialistiche ambulatoriali. Con questo sistema, si prevede un risparmio di circa 106 milioni di euro su una riduzione delle prestazioni stimata nel settore pubblico e privato per un valore tariffario di 192 mln di euro.
Erano state le Regioni nell’aprile scorso ad avanzare le richiesta di far rispondere i medici di prescrizioni inappropriate. Il Codacons promuove l’emendamento in questione. “Le prescrizioni inutili da parte dei medici costano ogni anno al Servizio Sanitario Nazionale la bellezza di 13 miliardi di euro – sostiene il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – si tratta della cosiddetta ‘medicina difensiva’, ossia analisi ed esami diagnostici inutili che i medici prescrivono a garanzia delle responsabilità medico-legali relative alle cure mediche prestate.
E’ quindi giusto che nel caso in cui un professionista prescriva esami non necessari, ne risponda direttamente attraverso una decurtazione dello stipendio. E’ necessario ovviamente – precisa Rienzi, rendendosi conto della pericolosità (per i pazienti) di una simile misura – prevedere maggiori garanzie per gli stessi medici, attraverso assicurazioni obbligatorie ad hoc, in modo da non pregiudicare il livello di assistenza fornito ai pazienti”.
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