Il MES, i politici italiani e la parabola di Vance

di SERGIO SIMEONE* – L ’altro giorno leggevo i giornali e bofonchiavo lanciando sorde imprecazioni. Mia moglie ha sollevato gli occhi dal libro che stava leggendo, “Elegia americana” di J.D. Vance,  e ha chiesto il motivo del mio malumore. Io allora le ho spiegato che ero irritatissimo perché tutti esprimono severe critiche sul nostro sistema sanitario ed auspicano profonde (e costose ) riforme, ma quando l’Europa ci ha proposto di utilizzare il MES, la stragrande maggioranza delle forze politiche si è dichiarata fieramente avversa. E’ contrario non solo il centrodestra, ma anche la forza politica che ha la più numerosa rappresentanza in Parlamento, i 5 stelle. I più esagitati di questa compagine hanno addirittura affermato che loro sarebbero anche disposti, per salvare il governo Conte, a votare in Parlamento mercoledì prossimo la riforma del MES… ma a patto che ci sia un solenne impegno a non utilizzare questo strumento finanziario, mai e poi mai.

A questo punto mia moglie si è fatta una bella risata e mi ha allungato il libro che aveva in mano, invitandomi a  leggere la pagina in cui la nonna del protagonista racconta una parabola al nipote.

La trascrivo integralmente:

«Un giovane era in casa quando scoppiò uno spaventoso nubifragio. Nel giro di poche ore la casa si allagò, e qualcuno venne a bussare alla sua porta per portarlo al sicuro.  L’uomo rifiutò l’offerta, dicendo: “Dio si prenderà cura di me”. Più tardi, mentre le acque inghiottivano il primo piano della sua casa, passò una barca e l’improvvisato nocchiere si offrì di portarlo in salvo. L’uomo rifiutò anche la sua offerta, dicendo:”Dio si prenderà cura di me”. Poche ore dopo, mentre attendeva pazientemente sul tetto – la casa era finita completamente sott’acqua – si avvicinò un elicottero e il piota tentò di recuperarlo per portarlo all’asciutto. Ma lui rifiutò ancora una volta l’offerta, dicendogli che Dio si sarebbe preso cura di lui. Le acque lo travolsero, e quando si presentò al cospetto di Dio, lamentò il suo destino:”Avevi promesso di aiutarmi  se avessi avuto fede”. E Dio gli rispose: ”Ti ho mandato un’automobile, una barca ed un elicottero. Se sei morto è colpa tua”».

Conclusione. Io sono una persona pacifica e aliena da qualsiasi forma di violenza, però se mi imbatto in qualcuno che dice che il nostro sistema sanitario fa schifo, ma l’Europa non se ne cura, prima gli tiro un cazzotto sui denti e poi gli leggo la parabola di Jack Vance. Così capisce perché l’ho fatto.

*Sergio Simeone, docente di Storia e Filosofia, è stato anche dirigente del sindacato Scuola della Cgil

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