“Per creare lavoro e reddito non esistono scorciatoie, non esistono invenzioni di redditi, invenzioni di lavori, invenzioni di bonus”, ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, intervenendo alla cerimonia al Quirinale per la consegna dei premi Leonardo. “Dobbiamo essere ottimisti o pessimisti? – si è chiesto – Dobbiamo essere realisti: non credo sia compito del governo spargere ottimismo nè che sia compito dell’opposizione spargere pessimismo”, serve “un percorso che si basi sul realismo, sui dati, sulla complessità”.
Una contrapposizione alla linea Renzi e del suo governo? Calenda nega che sia questo lo spirito delle sue valutazioni, che vanno prese per quello che sono. “Vedo che una parte del discorso che ho fatto oggi al Quirinale in occasione della consegna dei Premi Leonardo è stato inserito nel contesto di una polemica politica che non mi appartiene e a cui non intendo prendere parte”, ha precisato subito dopo il ministro, vantando il piano Industria 4.0 come “il più importante programma di politica industriale varato da molti anni a questa parte”. Tuttavia poi ha aggiunto dell’altro: “C’è un 20% dell’industria che va, che compete. Ed un altro 20% all’estremo opposto, in una situazione molto pericolosa, come il settore della metallurgia e dell’acciaio” su cui ha pesato anche “un costo dell’energia esorbitante”. “E’ un mondo a cui va data una risposta oggi”, ha sottolineato.
Calenda ha parlato anche del disegno di legge sulla concorrenza, nel quale è previsto l’obbligo di dichiarare gli obiettivi che si ha intenzione di perseguire nel corso dei sei mesi successivi all’acquisto di una partecipazione in società quotate operanti nei settori di interesse strategico. L’obbligo “partirà dal raggiungimento o superamento della soglia del 5%” e non più del 10% come previsto nella prima bozza di emendamento”, hanno precisato Salvatore Tomaselli (Pd) e Luigi Marino (Ap), relatori del ddl in Senato, ossia del provvedimento in cui sarà appunto inserita la norma ‘anti-scorrerie’. La modifica farà parte del pacchetto di emendamenti relatori-governo che sarà portato nell’Aula di Palazzo Madama mercoledì 8 marzo. Successivamente il testo farà un breve passaggio in commissione Industria “dove resterà non oltre una settimana, per consentire di subemendare gli emendamenti presentati” e poi tornerà in Aula dove dovrebbe terminare il suo percorso entro il mese di marzo.
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