Una poesia di Emily Dickinson dedicata all’amore è stata il “dono” di Roberta Pinotti, ministro della Difesa, a Pamela e Elisabetta, le due donne delle quali ha celebrato l’unione civile a Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova. “Questa poesia l’ho trovata una frase molto significativa e in linea con quello che io penso della politica”, ha detto la Pinotti.
Le due donne sono di Recco ma hanno scelto di sposarsi a Genova dopo che il sindaco si era detto contrario a celebrare questo tipo di unioni. Da qui la decisione di chiedere proprio al ministro di celebrare l’unione. “A chiedermelo per le spose è stata una comune amica – ha spiegato Pinotti – Pamela e Elisabetta, dopo il no del sindaco di Recco volevano come celebrante qualcuno che ha contribuito a fare questa legge. Ho accettato volentieri”.
La legge ha valenza in ambienti militari – “Questa legge ha valenza per tutti gli ambienti e, certamente, anche per quelli militari dove, è giusto specificarlo, in Italia non ci sono mai state limitazioni”. “E’ vero che, come in ogni ambiente – ha rilevato Pinotti – anche in quello militare ci possono essere discriminazioni. Abbiamo letto tutti la lettera di un generale dell’Aeronautica che, alla richiesta di un militare di unirsi con un civile ha voluto ricordare a tutti come questa sia una legge dello Stato e che non sarebbe stato tollerato nessun atteggiamento di stigmatizzazione. Dieci anni fa, quando ero presidente della commissione Difesa, l’associazione Polis Aperta mi aveva ricordato come ci fosse una norma nel regolamento per l’arruolamento che parlava di disturbi della sessualità, che poteva essere interpretata in modo ambiguo. Dieci anni fa questa frase venne tolta. Ora si può dire a tutti i militari che hanno la volontà di unirsi con chi amano che non ci sono preclusioni.
Battezzato il figlio di Nichi e Eddy. Tobia, il figlio di Nichi Vendola, è stato battezzato ieri nella chiesa di San Michele a Suio nella frazione termale di Castelforte (Latina), presenti poche persone e ovviamente il compagno di Vendola, Eddy Testa, originario di Castelforte. La famiglia dell’ex governatore della Puglia ha scelto di vivere momentaneamente a Castelforte, luogo lontano dai riflettori. Tobia è nato grazie all’utero in affitto in America, poichè in Italia questo tipo di tecnica non è permessa, dal seme del padre (Eddy Testa) e da una donna americana di 29 anni. Una scelta che aveva provocato forti polemiche. Il piccolo ha oggi circa sette mesi. (Ansa)
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