Il mondo della musica in lutto per la morte di Franco Gatti, storico componente dei “Ricchi e Poveri”, che aveva lasciato nel 2016 per la morte del figlio Alessio

Lutto per la musica italiana per la morte di Franco Gatti, storico componente dei Ricchi e Poveri. Il cantante, che aveva 80 anni, si è spento all’Ospedale San Martino di Genova, dove giovedì si terranno i funerali. “È andato via un pezzo della nostra vita. Ciao Franco”, scrivono gli altri componenti del gruppo, che aveva lasciato nel 2016 dopo la morte del figlio Alessio all’età di 23 anni, e nel quale era rientrato dopo il febbraio del 2020 solo per una serata celebrativa su Rai1 della band con la reunion sul palco del Teatro Ariston, dove avvenne la storica riconciliazione tra Angela Brambati e Marina Occhiena. “Non salivo più con la gioia sul palco”, ha raccontato lui stesso lo scorso giugno durante la sua ultima apparizione televisiva. Negli ultimi due anni sul palco come Ricchi e Poveri avevano continuato ad esibirsi solo Angela Brambati e Angelo Sotgiu.

Oggi Genova perde un illustre concittadino” lo ricorda il sindaco Marco Bucci. “Genova e l’Italia salutano un pilastro della storia della musica italiana che ha fatto cantare intere generazioni”.

Il mio dolore e il mio cordoglio per la  scomparsa di Franco Gatti, la voce baritonale dei Ricchi e Poveri.  Avevo notato la sua assenza al Suzuky Arena, ma pensavo fosse una scelta personale. Ho riabbracciato Angela ed Angelo con gioia ma non ho fatto domande. Addio amico mio. RIP”. Così lo ricorda su Twitter Rita Pavone.

Anche i media russi riportano la notizia della sua morte diffusa dallaTass, che cita i media italiani. La band infatti è molto famosa anche a Mosca. L’agenzia ricorda come il gruppo negli anni ’90 abbia effettuato tournée in diversi Paesi “inclusa la Russia, dove i Ricchi e Poveri erano molto conosciuti“.

Una carriera costellata da successi

I Ricchi e Poveri nascono artisticamente nel 1967 come un quartetto polifonico formato da due voci maschili, ‘il baffoFranco Gatti e ‘il biondoAngelo Sotgiu, e due voci femminili, ‘la brunettaAngela Brambati e ‘la biondaMarina Occhiena. Il nome è un’idea di Franco Califano perché erano “ricchi di idee, ma poveri di soldi“.

Rappresentano l’Italia all’Eurovision Song Contest nel 1978 con “Questo amore” e partecipano dodici volte al Festival di Sanremo ottenendo il secondo posto nel 1970 e nel 1971. Nel 1981 la Occhiena lascia il gruppo che continua a esibirsi come trio, vincendo Sanremo nel 1985 con “Se m’innamoro”.

Dopo una carriera costellata da grandi successi internazionali come Sarà perchè ti amo, Che sarà, La prima cosa bella, Mamma Maria, nel 2016 Franco Gatti lascia i Ricchi e Poveri per dedicarsi di più alla famiglia, dopo aver perso tragicamente il figlio.

Una semplice scelta di vita“, disse, augurando ai suoi compagni ancora tanti successi. Un anno dopo il suo abbandono, Angela e Angelo decidono di tentare l’avventura in duo.

La grande reunion, sul palco di Sanremo, con il rientro trionfale di Franco e di Marina è un colpo messo a segno dal manager Danilo Mancuso e consacrato sul palco del teatro Ariston da Amadeus, nel 2020. Per Franco Gatti tornare a cantare all’Ariston è una sorta di risarcimento artistico e morale, visto che proprio a Sanremo, pochi anni prima, nel 2013, era stato raggiunto dalla tragica notizia della morte improvvisa del figlio Alessio, a soli 23 anni, trovato senza vita nella sua abitazione di Nervi, a Genova. Franco Gatti in quella circostanza era stato costretto ad abbandonare Sanremo dove avrebbe dovuto esibirsi con i Ricchi e Poveri e ritirare un premio alla carriera.

I Ricchi e Poveri sono tra i gruppi italiani con il maggior numero di dischi venduti (oltre 22 milioni, secondi solo ai Pooh).

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