Il Parlamento catalano ha approvato a scrutinio segreto la risoluzione che dichiara l’indipendenza dalla Spagna e la costituzione della Repubblica catalana. L’opposizione unionista non ha partecipato al voto. Il parlamento catalano ha anche aperto il “processo costituente” della Repubblica e deciso l’entrata in vigore della “legge di transizione giuridica e di fondazione della Repubblica”.
Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha reagito al voto del parlamento catalano chiedendo su twitter “tranquillità a tutti gli spagnoli”. “Lo stato di diritto restaurerà la legalità in Catalogna”, ha aggiunto. Rajoy ha poi definito la proclamazione di indipendenza della Catalogna “un atto criminale” e “contro la legge”. La bandiera spagnola è stata tolta dalla facciata del palazzo del parlamento catalano.
Poco prima, Rajoy, davanti al Senato aveva detto che il governo di Madrid destituirà il presidente catalano Carles Puigdemont, il vicepresidente Oriol Junqueras e tutti i membri del Govern con i poteri straordinari che gli saranno concessi dalla camera alta. La Procura generale dello stato spagnolo è pronta a chiedere l’incriminazione per “ribellione” del presidente catalano. La incriminazione per “ribellione”comporta pene fino a 30 anni.
In una breve cerimonia solenne nell’atrio del Parlament il presidente catalano Carles Puigdmeont ha invitato il popolo della Catalogna a difendere il paese “nelle ore che vengono” restando “sul terreno della pace, del civismo e della dignità. Come è sempre stato e continuerà”. Le centinaia di deputati e sindaci presenti hanno risposto gridando “Llibertat” e poi intonando l’inno nazionale di Els Segadors.
Contemporaneamente il premier spagnolo Rajoy ha detto davanti al Senato che prevede di convocare elezioni in Catalogna entro sei mesi, “il più presto possibile”, dopo il commissariamento della regione ribelle che sarà autorizzato dalla camera alta. “L’attivazione dell’articolo 155 della Costituzione – ha detto Rajoy – contro la Catalogna è una “decisione eccezionale” presa davanti a una “situazione eccezionale” . “Non c’è alternativa” alla attivazione dell’art.155 in Catalogna, perché bisogna “ricorrere alla legge per fare rispettare la legge”.
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