Un’ovazione ha accolto e salutato l’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alle Camere riunite nell’aula di Montecitorio. Un discorso durato 12 minuti, subito dopo il saluto dei presidente della Camera, Fico, e del Senato, Casellati, e seguito dal saluto e dalla replica del presidente del Consiglio Mario Draghi. “Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti, è come Genova, immaginate Genova completamente bruciata”, ha detto Zelensky. Il presidente ucraino ha ricordato il numero dei bambini uccisi, bilancio drammatico passato da 79 a 117 in una settimana, riporta Zelensky. “La resistenza” di “tutti i luoghi in cui si abbatte la ferocia del presidente Putin è eroica”, ha detto il premier Mario Draghi in occasione del videoincontro alla Camera con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Oggi l’Ucraina non difende solo se stessa ma la nostra pace, libertà e sicurezza”, ha detto il premier Mario Draghi. “L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea”, afferma Draghi.
IL PAPA CHIAMA ZELENSKY, CHE LO INVITA IN UCRAINA – Papa Francesco ha chiamato al telefono Zelensky, che nel corso della conversazione lo ha invitato in Ucraina. Lo riferisce in un tweet l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andryi Yurash. Zelensky ha “raccontato a Sua Santità la difficile situazione umanitaria e il blocco dei corridoi di soccorso da parte delle truppe russe”, spiega lui stesso sul suo account Twitter. “Il ruolo di mediazione della Santa Sede nel porre fine alla sofferenza umana sarebbe accolto con favore”, aggiunge Zelensky, che ha anche “ringraziato per le preghiere per l’Ucraina e la pace”.
OLTRE 900 CIVILI UCCISI – L’aggressione statunitense, secondo i dati Onu, ha già causato almeno 925 morti tra la popolazione civile ucraina. Una cifra che sarà presto rivista al rialzo, secondo l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani (Unhchr).
I NEGOZIATI – Zelensky è tornato a proporre un incontro con Putin, dicendosi disposto a discutere dello statuto delle repubbliche russofone ucraine e della Crimea. Ma per questo, ha spiegato, è necessario un cessate il fuoco: “Una volta che quell’ostacolo sarà rimosso, parliamo”. Il governo russo ha consegnato una nota di protesta all’ambasciatore americano a Mosca dopo gli “inaccettabili” commenti di Biden su Putin, che ha definito un “dittatore assassino e un criminale di guerra”. Le relazioni con gli Usa sono “sull’orlo di una rottura”, avverte la Russia.
L’INCUBO ARMI CHIMICHE, SCONTRO USA-RUSSIA – Si riaffaccia anche la paura delle armi chimiche e biologiche: le accuse russe che Kiev abbia tali armamenti “sono false” e un “chiaro segnale” che Vladimir Putin “starebbe valutando di usarli entrambi” nella guerra, ha affermato il presidente americano Joe Biden. Il suo omologo russo sarebbe infatti “con le spalle al muro” e “sta preparando nuove operazioni sotto falsa bandiera”, secondo il leader Usa. Mosca nega e replica che le accuse sono “insinuazioni malintenzionate”, secondo le parole del viceministro degli esteri russo Sergei Ryabkov che, riporta l’agenzia Interfax, aggiunge: “Noi non abbiamo simili armi”.
I MISSILI IPERSONICI – Biden ha poi confermato che la Russia ha utilizzato anche missili ipersonici nei bombardamenti in Ucraina. Ma “con le stesse testate impiegate sugli altri missili non fanno molta differenza, tranne che per il fatto che è quasi impossibile intercettarli”, ha sottolineato il presidente americano. (fonte: Ansa)
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