Il Tar del Lazio annulla il concorso per 2900 presidi che era arrivato ormai alla fase finale. Il ministero farà appello al Consilio di Stato

Ancora una volta il Tar del Lazio: con una decisione a sorpresa ha accolto un ricorso che chiedeva l’annullamento del concorso nazionale per 2900 presidi, che era arrivato ormai alla fase dei colloqui orali. Il Tar  lo ha dunque annullato.

Contro il provvedimento il ministero dell’Istruzione – secondo quanto fa sapere il ministro Bussetti (foto)– si prepara a ricorrere in appello al Consiglio di Stato, mentre i sindacati parlano di “disastro” e di un “calvario” per le persone coinvolte.

Al concorso hanno partecipato 15 mila aspiranti, 9600 hanno superato le prove preselettive, 3800 gli scritti, e gli orali erano in via di conclusione. I posti sono 2900 circa. Della Commissione esaminatrice, secondo i ricorrenti, facevano  parte commissari che non avevano titolo.

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