“Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, ricevuta lettura delle volontà testamentarie del padre Silvio Berlusconi, informano che da esse risulta che nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest SpA, precedentemente esercitato dal padre stesso” – si legge in una nota. “Il notaio che ha dato lettura delle volontà testamentarie provvederà nelle prossime ore agli adempimenti di legge“.
La decisione Silvio Berlusconi l’aveva già presa nel 2006: il 2 ottobre di quell’anno aveva scritto a mano le sue volontà: 11 righe su un foglio e dieci su un altro per il suo testamento, con uno stile asciutto e chiaro. “Lascio la disponibile in parti uguali ai miei figli Marina e Pier Silvio. Lascio tutto il resto in parti eguali ai miei 5 figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi”. Nel 2020 ha aggiunto le disposizioni a favore del fratello.
La lettera per i figli è stata scritta da Silvio Berlusconi mentre si stava recando al San Raffaele. “Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue. Per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me“, si legge in una frase rivolta ai figli contenuta nel testo. “Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà“.
All’ultima compagna, Marta Fascina, e al fratello Paolo Berlusconi ha riservato un legato di 100 milioni ciascuno, e un legato di 30 milioni lo ha destinato al fedelissimo Marcello Dell’Utri . Il quale ha confessato, commosso, all’Ansa: “Quando stamattina mi ha chiamato il notaio, sono rimasto scioccato dalla notizia. Non me lo aspettavo perché non mi doveva nulla. L’affetto rimaneva anche senza questo gesto materiale, che dimostra la grandezza dell’uomo. Io ho dato tutto per lui e lui ha dato tutto per me“.
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