Una giornata intensa a Milano e Monza per la visita di Papa Bergoglio, che avviene in contemporanea con quella che ha come teatro la capitale per la celebrazione del 6o° anniversario due Trattati Europei, e che quindi assorbe un ingente di schieramento di forze di sicurezza proprio mentre è stata necessaria una mobilitazione a Roma.
Il grande appuntamento di Milano inizia alle 8,30 del mattino, con l’incontro con i residenti delle ‘Case Bianche’, l’Angelus in Duomo, il pranzo con i detenuti a San Vittore, la messa nel parco di Monza, il saluto ai cresimandi alla stadio San Siro. Imponenti le misure di sicurezza, soprattutto dopo quello che è successo a Londra.
Secondo quanto spiegato dal prefetto di Milano, Luciana Lamorgese, oltre ai 2.500 tra poliziotti, carabinieri e finanzieri (tra questi 1.200 agenti della Polizia locale) ci saranno 3.800 volontari della Curia e 4.200 della Protezione civile, 120 squadre del 118 con 80 ambulanze, 6 automediche e 5 posti medici avanzati nonché 150 vigili del fuoco con una quarantina di mezzi pronti a intervenire tra cui anche nuclei speciali come quello Nbcr. Ma Milano e Monza non saranno città blindate. Il Papa arriva infatti per una giornata di festa, vuole stare vicino alla gente e sono centinaia di migliaia i fedeli pronti ad accoglierlo.
Sono settecentomila le persone che si sono iscritte per partecipare alla messa che papa Francesco celebrerà nel parco di Monza. Di queste, centomila lo hanno fatto via internet, mentre le altre lo hanno fatto attraverso le parrocchie. Una scelta che ha facilitato l’organizzazione e “ha permesso di dare una risposta preventiva anche al tema della sicurezza, questione sensibile per un evento di tali proporzioni”, ha spiegato monsignor Bruno Marinoni, vicario episcopale per gli Affari Generali.
I fedeli arrivano da tutta la Diocesi, con alcune curiosità, come il caso di Vedano al Lambro, con 3.500 persone, praticamente mezzo paese. Gruppi sono previsti anche dal Piemonte, dall’Emilia e dal Trentino. Alla messa saranno presenti 500 militari con le loro famiglie (complessivamente 1.700 persone), dei corpi della Guardia di Finanza, dei Carabinieri, dell’Esercito e dell’Aeronautica. Duecentotrenta pellegrini, invece, arriveranno a piedi passando per i santuari della Madonna del Borgo a Lissone e della Madonna della Misericordia di Vedano al Lambro, due dei 50 santuari mariani che compongono il cammino di Sant’Agostino. Oltre un centinaio i gruppi degli istituti medi e superiori (ogni gruppo conta fino a 50 persone). Mille gli studenti dell’Università Cattolica.
Commenta per primo