La trama del film si concentra su un giovane (Fabio Rovazzi), il quale vive una condizione asfissiante di incomprensione familiare, derivante dalle critiche di un padre che lo pedina continuamente e da una sorella sempre pronta a prenderlo in giro.
Il giovane è il classico neolaureato in cerca del sospirato posto di lavoro che non riesce a trovare. Questa sua condizione diventa il primo fattore di disagio in famiglia, rendendolo di fatto un ‘vegetale‘ al cospetto dei suoi familiari. Il film – che appunto s’intitola “Il vegetale” – non mancherà di sorprendere gli spettatori con vicende comiche e paradossi, in cui il protagonista dovrà districarsi, riuscendo poi a risolvere la sua esistenza.
Gennaro Nunziante (che ha firmato la regia dei film di successo interpretati da Checco Zalone) ha dichiarato di aver riposto molta fiducia nella naturale comicità che Rovazzi riesce ad esprimere e che sarà un fattore determinante per il successo della pellicola. Secondo Rovazzi e Nunziante, il disagio sociale affrontato dal protagonista ricalca perfettamente, anche se in modo un po’ grottesco e comico, la situazione di disagio provata da molti giovani, che, trovandosi sulla linea di partenza della vita, iniziano a comprendere le difficoltà che essa comporta.
Fabio Rovazzi dice di avere messo nella recitazione tanto impegno quanto nella musica e di aver riposto molte speranze in questo suo primo film. E Nunziante appare soddisfatto dell’impegno profuso dal cantante-attore durante le riprese. Infatti dice che Il vegetale punta a sfruttare la naturale comicità di Rovazzi e la sua fisicità e allo stesso tempo vuol far riflettere su due aspettative della società e in particolare dei giovani d’oggi: senso della comunità e giustizia sociale.
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